tag:blogger.com,1999:blog-8571328645660738549.post1892084803769538439..comments2023-10-30T11:07:12.251+01:00Comments on L'eminente dignità del provvisorio: Cesare Pavese, un autore che a destra... (di Marco Iacona)Unknownnoreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-8571328645660738549.post-17611988694153241382008-09-11T22:06:00.000+01:002008-09-11T22:06:00.000+01:00Bello! Quest'articolo su uno scrittore che ho semp...Bello! Quest'articolo su uno scrittore che ho sempre profondamente amato, benché un po' trascurato negli ultimi anni, mi ha commosso.<BR/><BR/>Forse le cose di cui scrive Pavese appartengono a un passato diventato lontano troppo in fretta (il dissidio città/campagna, le piccole trasgressioni, una Torino che adesso non ci sembrerebbe nemmeno più città, i contadini come figure di un mondo arcaico e magico) però il suo magistero stilistico rimane intatto. Pavese ha scritto pagine di grande prosa, ed era un grande poeta anche quando non scriveva poesie; il suo dialogato, poi, rimane ineguagliato. <BR/>Bisognerebbe riscoprirlo, in quest'epoca di prosa al consumo. <BR/><BR/>Pavese poi è stato un grande intellettuale, uno degli uomini più colti del suo tempo. Conosceva molte lingue, nuove e antiche, era un letterato raffinato e uno studioso di miti in anticipo sui tempi.<BR/>La politica non l'ha mai interessato, e difatti "Il compagno" rimane uno dei suoi romanzi peggiori. "La luna e i falò" però è notevole, e "La casa in collina" è uno dei capolavori del '900. Tra sue cose migliori troviamo opere di non-fiction: le poesie di "Lavorare stanca" (male accolte in quell'epoca di ermetismo, ma attualissime adesso che leggiamo gente come Walcott, e soprattutto i "Dialoghi con Leucò", escursione nei miti e interrogazione sull'essenza dell'uomo degna di Leopardi.Anonymousnoreply@blogger.com