Articolo di Maurizio Bruni
Dal Secolo d'Italia di martedì 9 settembre 2008
Dal Secolo d'Italia di martedì 9 settembre 2008
La città di Siena rende omaggio a Pablo Echaurren nei suggestivi spazi dei Magazzini del Sale. La mostra – che si svolgerà presso il Palazzo Civico, Magazzini del Sale e che verrà inaugurata sabato 20 settembre alle ore 12.30 – curata da Claudia Casali, intende far luce sul percorso dell’artista attraverso una cinquantina di opere tra dipinti, carte, ceramiche e tarsie in panno, in un arco cronologico che copre gli ultimi vent’anni. per l’occasione Vincenzo Mollica ha realizzato una video intervista con Pablo Echaurren che sarà proiettata in anteprima durante la mostra. Il lavoro di Echaurren nasce alla fine degli anni Sessanta quando, giovanissimo, appena diciottenne, viene scoperto dal critico-gallerista Arturo Schwarz (foto a destra). E data proprio da quel periodo il suo interesse per le avanguardie novecentesche dada e surrealista, cui poi si aggiunge la passione per il futurismo e Marinetti che lo porterà a collezionare nel tempo le rare edizioni del movimento marinettiano, creando, insieme a Claudia Salaris, sua compagna di vita, la prima, più importante e completa raccolta al mondo.
È negli anni Ottanta però che la sua cifra stilistica cambia radicalmente: un futurismo rivisitato, tra cultura pop e avanguardia, in una forte contaminazione di linguaggi e di generi. Il recupero del canone manieristico della “grottesca” faentina, graffitismi metropolitani segni stereotipati del nostro sistema comunicante si uniscono a figurazioni simboliche d’ascendenza medioevale e a richiami dell’arte precolombiana, il tutto affrontato con un acume critico graffiante. Uno scatto in direzione del grande formato e d’un’accesa gestualità si verifica negli ultimi cicli di opere, in cui Echaurren costruisce corrispettivi pittorici di accordi e ritmi (come nei quadri ispirati dalla band dei Ramones). Emerge da questa mostra e dalla vasta monografia edita da Gli Ori l’immagine di un artista a tutto tondo, inventore e protagonista in differenti ambiti, il cui segno e i cui linguaggi sono ormai ampiamente conosciuti.
Il catalogo della mostra, Edizione Gli Ori, raccoglie i contributi critici di Claudia Casali, Mauro Civai, Claudia Salaris, di cui 200 copie saranno corredate dal dvd video dell’intervista di Vincenzo Mollica a Pablo Echaurren. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18.
È negli anni Ottanta però che la sua cifra stilistica cambia radicalmente: un futurismo rivisitato, tra cultura pop e avanguardia, in una forte contaminazione di linguaggi e di generi. Il recupero del canone manieristico della “grottesca” faentina, graffitismi metropolitani segni stereotipati del nostro sistema comunicante si uniscono a figurazioni simboliche d’ascendenza medioevale e a richiami dell’arte precolombiana, il tutto affrontato con un acume critico graffiante. Uno scatto in direzione del grande formato e d’un’accesa gestualità si verifica negli ultimi cicli di opere, in cui Echaurren costruisce corrispettivi pittorici di accordi e ritmi (come nei quadri ispirati dalla band dei Ramones). Emerge da questa mostra e dalla vasta monografia edita da Gli Ori l’immagine di un artista a tutto tondo, inventore e protagonista in differenti ambiti, il cui segno e i cui linguaggi sono ormai ampiamente conosciuti.
Il catalogo della mostra, Edizione Gli Ori, raccoglie i contributi critici di Claudia Casali, Mauro Civai, Claudia Salaris, di cui 200 copie saranno corredate dal dvd video dell’intervista di Vincenzo Mollica a Pablo Echaurren. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18.
Nessun commento:
Posta un commento