
Da Il Fondo Magazine di Miro Renzaglia
(inserto del giovedì - 4 dicembre 2008)

Aveva visto lungo Nanni Moretti nel mettere a nudo tic e manie del popolo progressista. La sinistra come psicodramma. L’incapacità di rapportarsi in modo solare, genuino, sere

Ne sa qualcosa Marcello Baraghini. Contestatore, sessantottino, libertario, Baraghini è soprattutto noto come deus ex machina della casa editrice Stampa Alternativa, con la quale si fa notare negli anni ‘70 per testi antimilitaristi e antifamilisti che gli attirano le attenzioni dei tribunali della penisola. Provocazioni culturali che nascono certamente “a sinistra” e che pure non impediscono alla casa editrice

Accade infatti che nel suo blog Riaprire il fuoco... (continua a leggere su il Fondo cliccando qui)

E del "caso" se ne è occupato anche l'agenzia di stampa Adnkronos
Roma, 4 dic (Adnkronos) - “Tornata a occuparsi delle vicende nostrane dopo la conclusione dell’Isola dei Famosi, l’estrema sinistra ha mostrato di nuovo il suo consueto volto: quello di un antifascismo trinariciuto, ottuso e intollerante”. Così Gianluca Iannone, responsabile nazionale di Casapound Italia, commenta quello che definisce ''il linciaggio'' cui è stato sottoposto Marcello Baraghini, il creatore della casa editrice libertaria “Stampa alternativa”, che aveva nei giorni scorsi annunciato di volersi recare proprio a Casapound per partecipare ad una conferenza sullo scrittore Luciano Bianciardi. Conferenza, spiega, che si terrà regolarmente il 10 dicembre a Roma, in via Napoleone III 8, alla presenza di Roberto Alfatti Appetiti (Secolo d'Italia) e di Domenico di Tullio (per la cultura di CPI), ''ma purtroppo senza lo stesso Baraghini, costretto a rinunciare all’invito in seguito alle minacce ricevute''. “Quella di Baraghini è stata una dimostrazione di anticonformismo e apertura mentale – continua Iannone – che non è piaciuta ai soliti gendarmi del pensiero, protagonisti di un penoso e surreale psicodramma alla notizia che qualcuno voleva rompere la cortina di conformismo che a quanto pare deve continuare a regnare incontrastata sul mondo culturale italiano. Una vicenda che sarebbe anche divertente, se non fosse triste, per la sua capacità di evidenziare il grado di livore, paranoia e miseria esistenziale che regna in certi ambienti che pure continuano a impartire lezioni di tolleranza a destra e a manca. Di tutto questo miserabile teatrino Casapound è stata testimone ma non vittima, perché la conferenza si farà ugualmente, dando l’opportunità a quanti verranno all’appuntamento di approfondire il pensiero di Bianciardi e l’importanza della letteratura eretica, per il maggior scandalo dei relitti dello stalinismo”.
Fonte Casapound
4 commenti:
Io i fascisti li sopporto poco, come nemmeno i fanatici veterocomunisti. Però Bianciardi non era certo fascista, e mi sembra che nessuno possa detenere il monopolio delle idee. Se fossi di quelle parti io ci andrei volentieri alla conferenza.
Voglio dire: meglio parlare di Bianciardi che sentire le solite tirate sul Duce e sui treni in orario... Anche la sinistra dovrebbe rallegrarsene, secondo me. Invece, e da simpatizzante debenostiano ne ho fatte le spese, sei colpevole e da ripudiare comunque: se fai una conferenza sul ventennio sei fascista, se la fai su Bianciardi sei un infiltrato.
Non ce né.
"meglio parlare di Bianciardi che sentire le solite tirate sul Duce e sui treni in orario"
il riferimento ai fanatici dei treni in orario era generico, vero?
Sì. Perché?
Sì, forse avevo frainteso
sai, di questi tempi è facile avere la sindrome dell'accerchiato... ;-)
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