lunedì 14 aprile 2014

Bukowski è vivo! VIVA BUKOWSKI! (recensione di "Tutti dicono che sono un bastardo" di Roberto Alfatti Appetiti) 

Fonte: Le visioni di K


Ciao Hank, 
come dicevi tu "un libro che lascia il lettore uguale a com'era prima di leggerlo, è un libro fallito" e io ho da poco terminato di leggere "Tutti dicono che sono un bastardo", la biografia che Roberto Alfatti Appetiti ha scritto su di te e ora guardo il mondo e l'umanità in modo diverso, non so se migliore o peggiore ma ora ho un ghigno sarcastico sulle labbra che prima era solo in incubazione.
"Tutti dicono che sono un bastardo" è un libro essenziale se si vuole annusare il puzzo delle stanze nelle quali hai dormito o la pelle delle tue amate puttane con le quali ti sei coricato fra gemiti e insoddisfazione quotidiana. 
Un libro perfetto se si vuole calpestare lo stesso asfalto dei miserabili bassifondi dell'umanità che tu hai vissuto per decenni respirando aria di fallimento e sconfitta... nonostante tu fossi un predestinato, possedendo la miracolosa scintilla dell'ispirazione. 

Fra le pagine di "Tutti dicono che sei un bastardo" tu sei vivo, sei dannatamente vivo Hank!

E sei ancora velenoso con l'umanità intera, con le folle e con i tuoi colleghi scrittori e poeti, e sei provocatoriamente nazista e disilluso dalla politica... e c'è ancora tuo padre che è il più bastardo di tutti, e sei ancora innamorato di Fante, di Celine e di Wagner, dell'alcol, delle corse dei cavalli e della conflittuale nuda bellezza delle donne... insomma Charles... Roberto Alfatti Appetiti ti ha fatto ancora appassionare alla vita, quella vita che tu sei riuscito a domare e a dominare armato solo di rabbia e macchina da scrivere.
Roberto Alfatti Appetiti e Buk

"Tutti dicono che sono un bastardo" potrebbe essere considerato anche un manuale per sopravvivere ai momenti in cui l'umanità (o anche solo una parte di essa) diventa insopportabile e forse l'unica soluzione per non impazzire è fare respiri molto lunghi e contare fino a 1 miliardo oppure leggere Bukowski. 


Per dirla come potresti dirla tu Hank: 
se leggere Bukowski è come scoparsi il mondo, leggere "Tutti dicono che sono un bastardo" è la sigaretta
post-coitum.

...e allora, invece di nutrire l'anima con citazioni più o meno "bukowskiane" su Facebook, che si legga "Tutti dicono che sono un bastardo" (è pieno di citazioni... contestualizzate però) e poi, se non lo si è ancora fatto, si corra a leggere "Post Office" il primo dissacrante libro della saga di Henry Chinaski, alter-ego di Bukowski, perché poi non si potrà più fare a meno del verbo politicamente scorretto di Henry Charles "Hank" Bukowski... 

...Bukowski uno di quelli che non puoi classificare in nessun gruppo, che t'insegna a non idealizzare nessuno e a spingere più in là il limite dei sogni, ma soprattutto... uno di quelli che vorresti come amico per una serata in cui l'umanità ti sta sul cazzo.


Hai sconfitto la morte Charles... e gli Dei si compiacciono sempre più in te!
VIVA BUKOWSKI!
Abbi cura di te Buk, vecchio bastardo!

Ti abbraccio
K

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