mercoledì 29 agosto 2007

Veltroni, di' (pure) qualcosa di sinistra (di Conan)

Francesco De Gregori (nella foto con un giovane e lanciatissimo Walter Veltroni) ha recentemente detto di lui al Corriere della Sera: «Quel che dice spesso è difficile da afferrare, da decifrare. Usa un linguaggio aperto a ogni soluzione, dice tutto e il contrario di tutto. Mostra una grande ansia di piacere, di essere appetibile a destra e a manca».
Veltroni, di' (pure) qualcosa di sinistra
di Conan
dal Secolo d'Italia di mercoledì 29 agosto 2007

La cosa peggiore che si può fare per affrontare il problema-Veltroni è far finta che la questione non esista o, al contrario, cedere alla tentazione di controbatterlo punto per punto, qualsiasi cosa dica. C'è poi la terza via di Galli della Loggia, che sul Corriere di ieri ha incalzato il leader del Pd a uscire dalla vacuità politico-culturale che lo contraddistingue: «Perchè Veltroni - domanda Galli della Loggia - non ci indica una buona volta una, almeno una, soluzione concreta, da lui proposta per iniziare a cambiare il mondo?».
Infine, una quarta ipotesi, a nostro avviso più concreta e politicamente efficace: si può anche dar ragione a Veltroni quando ha ragione, in modo da poter poi polemizzare seriamente con lui sulle cose che ci dividono veramente. In caso contrario, gli lasceremmo terreno libero per creare consenso attorno alla sua leadership con i temi a cui gli italiani tengono di più. Ha ragione, ad esempio, Veltroni quando dice che «l'Italia ha bisogno di recuperare il senso di una motivazione collettiva, attraverso l'ancoraggio a un sistema di valori, a un'idea di democrazia che non è veto e non è mors tua vita mea». E ha ragione anche quando dice che bisogna «ribellarsi alla incapacità della politica di decidere». Così come ha ragione quando dice che non è possibile che gli schieramenti si odino più oggi di quando c'era la guerra fredda. Ha ragione quando dice che serve un fisco meno oppressivo e uno stato più leggero ed efficiente. Ha ragione quando dice che l'effettività della pena deve essere una cosa seria. Ha ragione quando spiega che serve un'ecologia del sì e quando dice che non si può vivere con l'incubo del passato... Possibile che su tutte queste cose Walter Veltroni possa avere ragione? Non dobbiamo avere nessuna paura di ammetterlo, perchè sono le stesse cose che dice - e non da oggi - soprattutto il centrodestra. Semmai il problema deve porselo lui: cercare una proposta su cui la destra possa - e debba - dargli assolutamente torto.
PS. Conan non sono io, né so di quale collega sia lo pseudonimo. Sta di fatto che i suoi corsivi sono sempre interessanti e intelligentemente "provocatori". Li pubblico (e raccolgo) qui con l'intento di sottrarli alla breve vita dei quotidiani e confidando di alimentare - se vi va - un confronto sui contenuti.

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