Corsivo di Conan
Dal Secolo d'Italia di giovedì 1 novembre 2007
Capiamo che Mussolini tiri più di... un carro di buoi.
Ma forse sarebbe ormai il caso di decrittare il "non detto" di tanti libri che, studiati a tavolino, fanno di tutto per mettere un copertina un pizzico di mussolinismo. Solo un esempio tra i tantissimi possibili. E' il caso dell'ultimo libro di Bruno Vespa che graziosamente specifica nel sottotitolo: «Da Rachele a Veronica, un secolo di storia italiana». Intendiamoci: un meccanismo strettamente commerciale. Niente di ideologico. A svelarlo ci ha pensato qualche tempo fa lo stesso Vespa in un'intervista a Panorama sul suo Storia d'Italia da Mussolini a Berlusconi: «Ma non sarebbe meglio mettere De Gasperi al posto di Mussolini? mi ha chiesto - ha raccontato Vespa - Berlusconi quando gli ho detto quale sarebbe stato il titolo del libro. No! gli ho risposto. E ho aggiunto con il miglior argomento possibile per un imprenditore: Mussolini vende di più». E così si capisce perchè anche Filippo Ceccarelli nella nuova edizione del suo Il letto e il potere. Storia sessuale d'Italia da Mussolini a vallettopoli bis (Longanesi) non ha voluto trasgredire la regola aurea dell'editoria italiana: «Sbatti Mussolini in copertina, qualcosa in libreria succederà». Il fascismo, insomma, fa per i libri quello che una donna nuda fa per i magazine: eccita il bibliofilo impennando le vendite.
Niente di politico, è vero. Ma questo fenomeno qualcosa dovrà pur significare. E' ancora in voga, evidentemente, quello che è stato definito "il romanzo di Mussolini". Un fenomeno che lo storico Sergio Luzzato ha spiegato così: «Documentari televisivi, articoli di giornali, libri di divulgazione storica hanno restaurato nel secondo dopoguerra il cliché del buonuomo Mussolini...». Ma forse c'è di più, senz'altro di più. Forse bisognerebbe azzardare l'idea che la memoria del fascismo è stata e continua a essere una questione che coinvolge l'immaginario di tutti gli italiani. «Siamo tutti coinvolti», avrebbe detto De André. «Mussolini vende di più», dice Vespa. E in fondo è la stessa cosa.
PS. Conan non sono io, né so di quale collega sia lo pseudonimo. Sta di fatto che i suoi corsivi sono sempre interessanti e intelligentemente "provocatori". Li pubblico (e raccolgo) qui con l'intento di sottrarli alla breve vita dei quotidiani e confidando di alimentare - se vi va - un confronto sui contenuti.
“Su Mussolini sono state scritte migliaia di opere, forse più di quando era al potere. Sono tutti libri contrari al duce e al regime, perché in Italia c’è una legge democratica che punisce l’apologia del Fascismo. E tutto ciò per un uomo che, secondo il codice antifascista, non fece - nemmeno per sbaglio - niente di buono per gli Italiani”. (Rachele Mussolini -1973).
PS. Conan non sono io, né so di quale collega sia lo pseudonimo. Sta di fatto che i suoi corsivi sono sempre interessanti e intelligentemente "provocatori". Li pubblico (e raccolgo) qui con l'intento di sottrarli alla breve vita dei quotidiani e confidando di alimentare - se vi va - un confronto sui contenuti.
“Su Mussolini sono state scritte migliaia di opere, forse più di quando era al potere. Sono tutti libri contrari al duce e al regime, perché in Italia c’è una legge democratica che punisce l’apologia del Fascismo. E tutto ciò per un uomo che, secondo il codice antifascista, non fece - nemmeno per sbaglio - niente di buono per gli Italiani”. (Rachele Mussolini -1973).
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