venerdì 14 marzo 2008

Quel cavaliere sopravvissuto al XXI secolo... (di Luigi G. de Anna)

Articolo di Luigi G. de Anna
Dal Secolo d'Italia di giovedì 13 marzo 2008

Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta (Smom) ha un nuovo Gran Maestro. L’11 marzo mattina il Consiglio Compito di Stato, riunitosi nella Villa Magistrale di Roma all’Aventino ha eletto il suo settantanovesimo sovrano, Fra’ Robert Matthew Festing, Gran Priore di Inghilterra. Continua così la guida britannica al vertice di una delle più antiche istituzioni di Santa Romana Chiesa, nata verso la metà dell'XI secolo in Terrasanta con lo scopo di assistere e curare i pellegrini prima, e poi, divenuto ordine militare, di difenderli.
Il predecessore di Fra’ Matthew, Fra’ Andrew Bertie, pure di origine britannica era deceduto dopo una lunga malattia il 7 febbraio scorso. L’elezione di Fra’ Matthew è dunque avvenuta nel segno della continuità: evidentemente l'Ordine di Malta ha desiderato che la splendida opera iniziata da Fra’ Andrew Bertie di rinnovamento nel rispetto della tradizione melitense e cattolica continuasse grazie proprio ad un suo connazionale.
Fra’ Matthew Festing (58 anni) è relativamente giovane per questa altissima carica. Tradizionalmente il Gran Maestro dello Smom ha il rango onorifico di cardinale, oltre che il trattamento di principe, infatti il suo appellativo ufficiale è «Sua Altezza Eminentissima, il Principe e Gran Maestro». Nato nel 1949 a Northumberland, ha studiato ad Ampleforth e al St. John’s College di Cambridge, dove si è laureato in storia. Figlio del Maresciallo di campo Sir Francis Festing, ha seguito anche lui la carriera militare, arrivando al grado di colonnello della riserva dei Granatieri di Sua Maestà Britannica ed è stato decorato dell'Ordine dell’Impero. Ha grande passione per la storia ed è particolarmente esperto di quella dell'Ordine di Malta, nel quale è entrato come Cavaliere di Onore e Devozione (e cioè presentando le cosiddette “provanze di nobiltà”) nel 1977. Nel 1986 ha iniziato il processo che porta al conferimento dei tradizionali voti monacali di obbedienza, povertà e castità (l’Ordine di Malta conserva la sua struttura ecclesiastica per la categoria dei Cavalieri detti di Giustizia) e nel 1991 ha professato i voti perpetui.
Fra’ Matthew era il responsabile da quindici anni di uno dei sei Gran priorati in cui è tradizionalmente diviso l’Ordine (le antiche “lingue”), quello d’Inghilterra, ricostituito nel 1993. La sua elezione non è stata una sorpresa, infatti è da tempo uno dei rappresentanti più stimati dell'Ordine. Il Gran Maestro viene eletto da un corpo che si riunisce solo con questa funzione, Il Consiglio Compito di Stato. Questo è composto dai membri del Sovrano Consiglio (praticamente il consiglio dei ministri di quello che è il più piccolo stato sovrano del mondo come territorio, ma è riconosciuto come stato sovrano da quasi cento Paesi), i Priori, i Balì Professi e dai rappresentanti delle varie componenti dell’Ordine. Per l’elezione è richiesta la maggioranza dei voti più uno. Il Gran Maestro è eletto a vita tra i Cavalieri Professi (cioè i monaci) con almeno dieci anni di voti perpetui se di età inferiore a 50 anni e con tre se di età superiore. Il Gran Maestro deve avere i requisiti nobiliari previsti per il ceto di Onore e Devozione (e cioè nobiltà paterna e materna). Il nuovo Gran Maestro ha prestato giuramento di fronte al Consiglio Compito di Stato e al Cardinale Patronus dell’Ordine, Pio Laghi. Mentre per secoli l'elezione del Gran Maestro era soggetta all'approvazione del Sommo Pontefice, per questo nuovo Gran Maestro, in seguito alla modifica fatta in anni recenti alla Carta costituzionale, è prevista la semplice comunicazione al Santo Padre dell’avvenuta elezione. Questo naturalmente non ha cambiato la natura laica e religiosa ad un tempo dell’Ordine, ma ne ha specificato l’indipendenza e la sovranità.
Il nuovo Gran Maestro appartiene a una famiglia che non ha mai rinunciato a professarsi cattolica, neppure durante gli anni difficili delle persecuzioni. Del resto tra gli antenati di Fra’ Matthew si annovera anche un martire per la fede cattolica, il Beato Adrian Fortescue, cavaliere di Malta, martirizzato nel 1539. Fra’ Matthew dunque appartiene, come del resto il suo predecessore, a quel filone del cattolicesimo che molto ha sofferto per poter restare fedele alla Chiesa di Roma. Questo attaccamento alle tradizioni si nota anche nell’amore che Fra’ Matthew professa per la liturgia latina, molto amata anche da Fra’ Andrew Bertie e dal Luogotenente dell’Ordine nel periodo che ha preceduto l’elezione, il Gran Commendatore (il responsabile cioè del ceto dei monaci e degli oblati, chiamati Cavalieri di Obbedienza) Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto. Ma Fra’ Matthew è anche un ex ufficiale. Questo sua amore per la Tradizione e la sua personale esperienza sia sui campi di battaglia che su quelli del dolore, da molti anni accompagna i malati a Lourdes e ha svolto missioni umanitarie nella ex Jugoslavia, fa di lui il perfetto Cavaliere del XXI secolo.
Luigi G. de Anna (3.8.1946), giornalista e scrittore, si è laureato in Lettere nel 1973 (Università di Firenze). Nel 1988 ha presentato la sua tesi di dottorato: "Conoscenza e immagine della Finlandia e del Settentrione nella cultura classico-medievale". Dal 1997 è professore di Lingua e cultura italiane presso l'Università di Turku, in Finlandia. Gran parte del suo lavoro di ricerca è incentrato sulle relazioni culturali tra Italia e Finlandia. A Turku, De Anna è stato fra i fondatori della Società di Lingua e cultura italiane che pubblica la rivista 'Settentrione'.

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