A volte ritornano. Nel caso di Miro c'era da scommetterci. Dopo averci gettato nello sconforto lo scorso 20 febbraio chiudendo il suo blog, rieccolo in prima linea con una nuovissima iniziativa editoriale: il Fondo, magazine online.
Il fondo, giornalisticamente parlando, è quell’articolo che esprime la linea di una testata su argomenti di fresca attualità. Fedele al pluribus unum, coltivo la speranza che semmai una linea qualsiasi, politica sociale o culturale che sia, debba essere partorita da “Il Fondo”, essa sia la sintesi dei molti fondi che qui raccoglieremo settimanalmente.
Ma il fondo, secondo dizionario, è anche la parte terminale a sostegno di qualcosa che si proietta in alto; qualcosa da toccare per darsi la spinta necessaria a salire. E, pure: la parte della botte da raschiare fino alla soddisfazione del gusto; l’insieme di territori, patrimonio di una famiglia; la riserva necessaria per le spese emergenti; il limite estremo rispetto ad un punto di osservazione; una gara di resistenza su lunghe distanze; l’arrivo all’estremità opposta da cui si parte senza lasciare nulla di intentato, perseverando nell’impresa con l’uso di ogni possibilità data. Metaforicamente parlando, questo, e forse anche altro, vorrebbe essere “il Fondo”.
Fuor di metafora, “il Fondo” è un periodico settimanale: sarà nell’edicola virtuale di questo sito ogni lunedì e rimarrà in lettura fino al lunedì successivo, quando gli articoli saranno completamente sostituiti dal nuovo fascicolo. Del blog, mantiene intatta la possibilità di commento di ogni singolo articolo. Si occuperà di politica interna ed estera, di economia, energia, arte, cultura, società & costume, musica, IT, sport, recensioni… con l’occhio attento a fatti ed eventi legati all’attualità della settimana.
Per una breve anamnesi, “il Fondo” è figlio legittimo della famiglia che si è raccolta intorno alla precedente esperienza del mio blog. Che blog, poi, inteso come vetrina personale del suo autore (memmedesimo), lo è rimasto molto poco: fino a trasformarsi velocemente nell’embrione di una vera e propria testata giornalistica, benché virtuale. Da questa constatazione, all’idea di dare a quell’embrione originale il suo destino in fieri, che ora e qui trova manifesto, il passo è stato consequenziale e logico: la nuova veste grafica e di possibilità funzionali risponde all’esigenza di questo disegno…
Altrettanto logicamente, mi sembra possibile immaginare che questo spazio di lettura e discussione non resti nel sia pur sconfinato regno virtuale ma si diffonda anche per i più solidi canali cartacei dell’editoria classica, con una collana (più altre di poesia, narrativa e saggistica) che ne riprenda il meglio assegnadosi un titolo che apparterrà a “I Libri De il Fondo”. Che sia fondato o no questo sviluppo di immagine, lo dirà il tempo.
Ma il progetto esiste e, com’è mia abitudine…
miro renzaglia
Ma il fondo, secondo dizionario, è anche la parte terminale a sostegno di qualcosa che si proietta in alto; qualcosa da toccare per darsi la spinta necessaria a salire. E, pure: la parte della botte da raschiare fino alla soddisfazione del gusto; l’insieme di territori, patrimonio di una famiglia; la riserva necessaria per le spese emergenti; il limite estremo rispetto ad un punto di osservazione; una gara di resistenza su lunghe distanze; l’arrivo all’estremità opposta da cui si parte senza lasciare nulla di intentato, perseverando nell’impresa con l’uso di ogni possibilità data. Metaforicamente parlando, questo, e forse anche altro, vorrebbe essere “il Fondo”.
Fuor di metafora, “il Fondo” è un periodico settimanale: sarà nell’edicola virtuale di questo sito ogni lunedì e rimarrà in lettura fino al lunedì successivo, quando gli articoli saranno completamente sostituiti dal nuovo fascicolo. Del blog, mantiene intatta la possibilità di commento di ogni singolo articolo. Si occuperà di politica interna ed estera, di economia, energia, arte, cultura, società & costume, musica, IT, sport, recensioni… con l’occhio attento a fatti ed eventi legati all’attualità della settimana.
Per una breve anamnesi, “il Fondo” è figlio legittimo della famiglia che si è raccolta intorno alla precedente esperienza del mio blog. Che blog, poi, inteso come vetrina personale del suo autore (memmedesimo), lo è rimasto molto poco: fino a trasformarsi velocemente nell’embrione di una vera e propria testata giornalistica, benché virtuale. Da questa constatazione, all’idea di dare a quell’embrione originale il suo destino in fieri, che ora e qui trova manifesto, il passo è stato consequenziale e logico: la nuova veste grafica e di possibilità funzionali risponde all’esigenza di questo disegno…
Altrettanto logicamente, mi sembra possibile immaginare che questo spazio di lettura e discussione non resti nel sia pur sconfinato regno virtuale ma si diffonda anche per i più solidi canali cartacei dell’editoria classica, con una collana (più altre di poesia, narrativa e saggistica) che ne riprenda il meglio assegnadosi un titolo che apparterrà a “I Libri De il Fondo”. Che sia fondato o no questo sviluppo di immagine, lo dirà il tempo.
Ma il progetto esiste e, com’è mia abitudine…
miro renzaglia
Sfoglia il numero zero:
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Fuori dal cattiverio di Filippo Rossi
Una primavera sicura di Pietro Altieri
Franzoni d'Italia di Giovanni Di Martino
Ritorno al nucleare di Luigi Di Stefano
Camerata, sost. sing. di Luciano Lanna
In www we press di Stefano Vaj
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Un eskimo innocente... Guccini intervistato da Cecilia Moretti
I tre inverni della paura di Annalisa Terranova
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