Dal Secolo d'Italia di sabato 21 giugno 2008
Venticinque anni fa Francesco Tomatis (nella foto) era un brillante studente di filosofia che si riconosceva nelle posizioni di quella che allora i media definivano Nuova Destra. E proprio quell'anno partecipò, con una sua relazione introduttiva, al convegno di studi intitolato "Le forme del politico: le idee della Nuova Destra". Un intervento che concludeva così: "La metapolitica è la via della critica impolitica al politico. Questo è il nostro destino storico e il solo modo per preparare il terreno per una grande politica a venire".
Bene, lo ritroviamo adesso su Style, il magazine "maschile" del Corriere, ad aprire - con tanto di foto a tutta pagina - la lista dei nuovi "filosofi neopop", sette pensatori che stanno facendo tendenza. "A Karl Marx - si legge - preferiscono Paperon de' Paperoni. Praticano il kung fu, sono esperti scalatori e sanno perfino mandare sms, avviare lavatrici e cambiare una ruota. Sono gli artefici dei nuovi trand del ragionare contemporaneo". E il prototipo di tutti loro - ci sono anche il britannico Roger Scruton, il pensatore della bellezza Stefano Zecchi, il disneyan-poundiano Giulio Giorello e Tariq Ali, il filosofo musulmano che ha scelto di vivere in Europa - è proprio Francesco Tomatis, che adesso insegna Ermeneutica all'università di Salerno e dice: "L'alpinismo rientra nelle mie attività filosofiche. Insomma, meno libri per sperimentare i pensieri su me stesso". E invita a "un contegno che colga la grandezza nel poco, la straordinarietà nel marginale".
Be', se questo è l'ultimo trend filosofico non può che farci piacere. Siamo infatti anni luce lontani dalla vecchia egemonia dei pensatori ultradialettici dal look sfigato. Dice Giorello: "Il totalitarismo peggiore è quello del conformismo, magari abbellito dall'aggettivo democratico". Aveva proprio ragione il giovane Tomatis a scommettere sulla metapolitica. Ce lo ricorda anche adesso con un preciso suggerimento: "Non seguite massime di vita, ma cercate una propria vita".
Luciano Lanna, laureato in filosofia, giornalista professionista dal 1992 e scrittore (autore, con Filippo Rossi, del saggio dizionario Fascisti immaginari. Tutto quello che c'è da sapere sulla destra, Vallecchi 2004), oltre ad aver lavorato in quotidiani e riviste, si è occupato di comunicazione politica e ha collaborato con trasmissioni radiofoniche e televisive della Rai. Già caporedattore del bimestrale di cultura politica Ideazione e vice direttore del quotidiano L'Indipendente, è direttore responsabile del Secolo d'Italia.
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