domenica 22 giugno 2008

I filosofi neopop che snobbano Marx (di Luciano Lanna)

Corsivo di Luciano Lanna
Dal Secolo d'Italia di sabato 21 giugno 2008
Venticinque anni fa Francesco Tomatis (nella foto) era un brillante studente di filosofia che si riconosceva nelle posizioni di quella che allora i media definivano Nuova Destra. E proprio quell'anno partecipò, con una sua relazione introduttiva, al convegno di studi intitolato "Le forme del politico: le idee della Nuova Destra". Un intervento che concludeva così: "La metapolitica è la via della critica impolitica al politico. Questo è il nostro destino storico e il solo modo per preparare il terreno per una grande politica a venire".
Bene, lo ritroviamo adesso su Style, il magazine "maschile" del Corriere, ad aprire - con tanto di foto a tutta pagina - la lista dei nuovi "filosofi neopop", sette pensatori che stanno facendo tendenza. "A Karl Marx - si legge - preferiscono Paperon de' Paperoni. Praticano il kung fu, sono esperti scalatori e sanno perfino mandare sms, avviare lavatrici e cambiare una ruota. Sono gli artefici dei nuovi trand del ragionare contemporaneo". E il prototipo di tutti loro - ci sono anche il britannico Roger Scruton, il pensatore della bellezza Stefano Zecchi, il disneyan-poundiano Giulio Giorello e Tariq Ali, il filosofo musulmano che ha scelto di vivere in Europa - è proprio Francesco Tomatis, che adesso insegna Ermeneutica all'università di Salerno e dice: "L'alpinismo rientra nelle mie attività filosofiche. Insomma, meno libri per sperimentare i pensieri su me stesso". E invita a "un contegno che colga la grandezza nel poco, la straordinarietà nel marginale".
Be', se questo è l'ultimo trend filosofico non può che farci piacere. Siamo infatti anni luce lontani dalla vecchia egemonia dei pensatori ultradialettici dal look sfigato. Dice Giorello: "Il totalitarismo peggiore è quello del conformismo, magari abbellito dall'aggettivo democratico". Aveva proprio ragione il giovane Tomatis a scommettere sulla metapolitica. Ce lo ricorda anche adesso con un preciso suggerimento: "Non seguite massime di vita, ma cercate una propria vita".
Luciano Lanna, laureato in filosofia, giornalista professionista dal 1992 e scrittore (autore, con Filippo Rossi, del saggio dizionario Fascisti immaginari. Tutto quello che c'è da sapere sulla destra, Vallecchi 2004), oltre ad aver lavorato in quotidiani e riviste, si è occupato di comunicazione politica e ha collaborato con trasmissioni radiofoniche e televisive della Rai. Già caporedattore del bimestrale di cultura politica Ideazione e vice direttore del quotidiano L'Indipendente, è direttore responsabile del Secolo d'Italia.

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