venerdì 6 giugno 2008

Il Pigneto come metafora inconsapevole (di Luciano Lanna)

Corsivo di Luciano Lanna
Dal Secolo d'Italia di giovedì 5 giugno 2008
Non c’è solo la vicenda del blitz della settimana scorsa. La fenomenologia del quartiere romano del Pigneto si rivela come uno degli accessi privilegiati per registrare le trasformazioni della società e dell’immaginario degli ultimi anni. Sorto nel fervore creativo del secondo decennio del ’900, il quartiere si sviluppò attorno al nucleo dellle case dei ferrovieri e a seguire vennero le abitazioni dei gerarchi, degli operai e degli artigiani. Le sue vie strette e i suoi palazzotti novecenteschi ricordano i tanti film dagli anni dal neorealismo a oggi girati proprio lì. Da Bellissima di Visconti, con Anna Magnani e Walter Chiari, all’indimenticabile Il ferroviere di Pietro Germi, da Una vita difficile con Alberto Sordi ad Accattone di Pasolini sino a Ultrà di Ricky Tognazzi con Claudio Amendola... Un vero luogo dell’immaginario nazionale, quindi, che proprio per questo continua a spiegarci l’Italia che cambia. E così, ad esempio, apprendiamo dell’attività svolta le quartiere sin dal 2001 dal Cineclub Alphaville, sorto proprio per rievocare quella stagione – celebrata proprio in Bellissima nelle scene in cui la Magnani guarda da casa sua lo schermo di un cinema arena – in cui le sale cinematografiche erano numerose e molto frequentate. Alphaville ha anche un negozio – «Effetto notte» – dove è possibile trovare gadget, dvd, locandine, poster, libri e quant’altro riguarda il cinema. E le iniziative sono davvero sorprendenti. Oggi, per esempio, c’è un incontro con lo scrittore – non certo di sinistra – Ferdinando Menconi che illustrerà il suo romanzo Onde di rivolta. E domani sono in programma sia la presentazione del libro Delitti a Cinecittà – dedicato ai due divi fascisti Valenti e Ferida – sia la proiezione del film di Alessandro Blasetti La corona di ferro, capolavoro del cinema del Ventennio. Una cosa è certa: quasi sicuramente i promotori del cineclub si collocheranno a sinistra. Ma le loro iniziative dimostrano quanto è difficile mettere un’etichetta a un quartiere.
Luciano Lanna, laureato in filosofia, giornalista professionista dal 1992 e scrittore (autore, con Filippo Rossi, del saggio dizionario Fascisti immaginari. Tutto quello che c'è da sapere sulla destra, Vallecchi 2004), oltre ad aver lavorato in quotidiani e riviste, si è occupato di comunicazione politica e ha collaborato con trasmissioni radiofoniche e televisive della Rai. Già caporedattore del bimestrale di cultura politica Ideazione e vice direttore del quotidiano L'Indipendente, è direttore responsabile del Secolo d'Italia.

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