Domani il Secolo d'Italia, in occasione della presenza del presidente della Camera Gianfranco Fini a L'Aquila, uscirà con un'edizione speciale sul terremoto in Abruzzo. Ci sarà anche un mio articolo, che non potrò postare qui perchè non avrò un pc a portata di mano. Lo posterò nei prossimi giorni. Intanto vorrei anticipare un ricordo personale: tra le tante vittime c'è un collega del consiglio regionale: Sandro Spagnoli (nella foto).
Una persona perbene, di quelle che preferiscono l'azione alla retorica, che praticano la solidarietà senza esibirla, senza doppi fini (figuriamoci, si autofinanziava) e tenendosi ben lontano dai riflettori. Sandro era di quelli che non sanno aspettare e rimanere con le mani in mano e le calamità naturali andava ad affrontarle dove si presentano. Aquilano, 51 anni, dipendente regionale, era disaster manager e responsabile delle missioni internazionali di Nuova Acropoli, associazione di volontariato con sede in 54 Stati, era uno di loro. Un destino assurdo, il suo: dopo aver girato il mondo, letteralmente, per guidare le squadre di soccorso ovunque ce ne fosse bisogno – dalla Thailandia devastata dallo tsunami ai sismi in Pakistan e Indonesia del maggio 2006 con epicentro nell’isola di Giava – è stato raggiunto e ucciso dal terremoto in casa, insieme con la figlia. Anche nel loro nome, la città di Federico II deve continuare a vivere.
Ciao Sandro.
Una persona perbene, di quelle che preferiscono l'azione alla retorica, che praticano la solidarietà senza esibirla, senza doppi fini (figuriamoci, si autofinanziava) e tenendosi ben lontano dai riflettori. Sandro era di quelli che non sanno aspettare e rimanere con le mani in mano e le calamità naturali andava ad affrontarle dove si presentano. Aquilano, 51 anni, dipendente regionale, era disaster manager e responsabile delle missioni internazionali di Nuova Acropoli, associazione di volontariato con sede in 54 Stati, era uno di loro. Un destino assurdo, il suo: dopo aver girato il mondo, letteralmente, per guidare le squadre di soccorso ovunque ce ne fosse bisogno – dalla Thailandia devastata dallo tsunami ai sismi in Pakistan e Indonesia del maggio 2006 con epicentro nell’isola di Giava – è stato raggiunto e ucciso dal terremoto in casa, insieme con la figlia. Anche nel loro nome, la città di Federico II deve continuare a vivere.
Ciao Sandro.
Roberto
Terremoto: Ufficio stampa ricorda Sandro Spagnoli
(10/04/2009 08.57) Quando alla fine di questa triste vicenda rifaremo l'appello e ci ricontremo tutti,speriamo, fra quella piccola e solidale pattuglia di lavoratori del Consiglio regionale, di certo non ci sarà piu' Sandro Spagnoli e con il cuore e lo spirito di sempre non troveremo piu' Anna Maria Cialente che in questa occasione ha perso una parte di se stessa, il figliolo Francesco che era forse la ragione stessa della sua vita,dei suoi sacrifici e che si preparava a vivere la stagione più bella. Spagnoli era uno di noi leale, aperto, sempre disponibile a collaborare, sempre pronto ad impegnarsi per quella sua instancabile attività di volonatario nella protezione civile e nel sociale. Lui se n'è andato con la sua figliola. Storie diverse, drammatiche, umanamente difficili da capire e da sopportare. I colleghi dell'Ufficio Stampa, unitamente a tutto il personale si stringono forte ad Anna Maria e Gigino e piangono insieme a loro la scomparsa di Francesco. Di Sandro Spagnoli conserveremo sempre ricordi bellissimi di uomo, di collega,di amico che mai nedssun terremoto potrà cancellare o soffocare sotto le macerie. Ciao Sandro".
Giovanni Ruscitti
4 commenti:
Grazie per tutto quello che ci hai insegnato. Ti porterò sempre nel mio cuore!
Merci de ta gentillesse et pour ta militance dans le monde entier. Tu es un exemple d homme engage. On ne t oubliera jamais ...
Ciao Sandrino...e grazie per tutte le colazioni che mi hai pagato, sei stato grande!!!!
Sandro era una persona speciale... resterà con noi e continuerà a guidarci.
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