Dal Secolo d'Italia di martedì 11 maggio 2010
La foto di Ibrahimovic e Piqué in un momento di presunta intimità omoaffettiva ha rilanciato l’insensato timore che spifferi di omosessualità soffino sul calcio europeo. I campioni blaugrana sono omosessuali? La risposta peggiore l’ha fornita lo stesso Ibra, rispondendo a una giornalista spagnola con un classico quanto volgare invito: “Vieni a casa mia e porta anche tua sorella”. Tutto questo a una settimana dalla Giornata Internazionale contro l’omofobia (il prossimo 17 maggio). Peraltro, per una strana ironia, c’è su altro precedente nel calcio slavo. Prima dell’ex attaccante dell’Inter, di origini bosniache, infatti, oltre dieci anni fa a Roma si vociferò di un giro gay nella Lazio animato da un atleta serbo allora in squadra, da cui ebbero origine cessioni sospette. Fino ad arrivare al romanzo Solo per una notte (Playground 2009) scritto da Nicolas Bendini, parigino classe ’79. Ex musicista, si legge nella sua scarna biografia. E proprio un apprendista violinista è il protagonista della storia, un liceale tifoso del Paris Saint German che si ritrova, dopo mille incredibili peripezie, nel letto della stella croata del Psg. Un libro che l’editore ha voluto inserire nella collana High School – vicende, appunto, di scolaretti – sufficiente però a creare il panico in Croazia con pagine di giornali e servizi tv che alludevano, senza troppi giri di parole, a Boban, ex stella del Milan e del Psg, il quale, tuttavia, con signorilità ha preferito non commentare.
Diverso fu il pensiero di Ciro Blazevic, ct croato ai mondiali di Francia ‘98, che con una certa veemenza, proprio in relazione al romanzetto italo-francese, tuonò che lui non aveva mai conosciuto calciatori gay, unendosi così al coro formato da Marcello Lippi e Fabio Cannavaro (che però non esitò a mettersi in mutande per i poster dei gayssimi stilisti Dolce e Gabbana). Quest’inverno, poi, è toccata addirittura una multa a Jesus Datolo, argentino del Napoli, colpevole di aver posato per una rivista gay. A proposito dei mondiali e di Francia ’98, come non ricordare la Copa de la vida, inno in lingua spagnola scritto dal gay recentemente dichiarato Riky Martin, richiamato dal responsabile spettacoli dell’associazione GayLib, Ciri Ceccarini che, in vista di SudAfrica 2010, ha auspicato che la Fifa prenda “la palla al balzo” e si renda autrice di un appello contro l’omofobia nel mondo del calcio trasformando così un torneo prestigioso “nella festa e nella coppa della vita di tutti i tifosi e i giocatori di calcio, anche quelli omosessuali”.
Diverso fu il pensiero di Ciro Blazevic, ct croato ai mondiali di Francia ‘98, che con una certa veemenza, proprio in relazione al romanzetto italo-francese, tuonò che lui non aveva mai conosciuto calciatori gay, unendosi così al coro formato da Marcello Lippi e Fabio Cannavaro (che però non esitò a mettersi in mutande per i poster dei gayssimi stilisti Dolce e Gabbana). Quest’inverno, poi, è toccata addirittura una multa a Jesus Datolo, argentino del Napoli, colpevole di aver posato per una rivista gay. A proposito dei mondiali e di Francia ’98, come non ricordare la Copa de la vida, inno in lingua spagnola scritto dal gay recentemente dichiarato Riky Martin, richiamato dal responsabile spettacoli dell’associazione GayLib, Ciri Ceccarini che, in vista di SudAfrica 2010, ha auspicato che la Fifa prenda “la palla al balzo” e si renda autrice di un appello contro l’omofobia nel mondo del calcio trasformando così un torneo prestigioso “nella festa e nella coppa della vita di tutti i tifosi e i giocatori di calcio, anche quelli omosessuali”.
Daniele Priori è nato a Marino (Roma) nel 1982. Collaboratore di diversi quotidiani e riviste, ha pubblicato il romanzo "Ama e fa' ciò che vuoi" (Roma 2002). Nel 2005 il suo racconto "L'ultima genesi" è stato pubblicato nell'antologia "Men on men 4" della Mondadori. Nel marzo 2006 ha pubblicato un "omaggio insolito" al poeta romano Dario Bellezza a dieci anni esatti dalla morte. Il libro si intitola "Diario di un mostro" ed è edito da Anemone Purpurea (http://www.anemonepurpurea.it/) Politicamente si definisce un liberale di centrodestra, impegnato nella lotta per i diritti delle persone omosessuali. In tal senso è stato nominato nel 2003 vicepresidente dell'associazione GayLib e ha curato la rubrica "La gaya destra" su "L'Indipendente", allora diretto da Giordano Bruno Guerri. Nel novembre 2005 ha aderito ai Riformatori Liberali di Benedetto Della Vedova.
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