domenica 12 settembre 2010

Elvis Costello, potente come una rosa (di Graziella Balestrieri)

Articolo di Graziella Balestrieri
per L'eminente dignità del provvisorio
Premessa:

Prima di iniziare questo elogio costelliano volevo ringraziare sentitamente la Feltrinelli, la Mondadori, Arion di Roma etc etc per non aver nessun libro su Elvis Costello e per possedere quello del grande Valerio Scanu, forse un album all'attivo e non credo si chiami The Wall. Tono seccatamente ironico.
Anni fa trovai il libro con i testi di Elvis Costello a Forlì, piccola cittadina dell'Emilia Romagna...

INTRODUZIONE AD ELVIS COSTELLO:

Lo è in effetti e nei fatti, un elogio, perchè chi vi scrive dipende dalla sua musica in maniera quasi totale. Sempre una copertina, come per Tom Waits, ma questa ancora piu' straripante, una chiave da girare, imbarazzante per bellezza e significato: un uomo con accanto una rosa e la scritta "Mighty like a rose".
Chiesi ad una mia amica che vive e lavora a Londra quale fosse il significato di "Mighty like a rose". "Letteralmente è potente come una rosa, ma onestamente non l'ho mai sentita", mi dice. Con un filo di soddisfazione replico dicendo che è Elvis Costello, ovvio che non si sia mai sentito. Pensate a una rosa ed accostatela a un uomo. Che cosa ha di potente una rosa?
La riflessione potrebbe anche durare tanto per noi gente civilizzata che non è abituata a pensare, ma non è cosi'. La comprensione delle cose non è nel vederle, ma nel sentirle. Il profumo. Il profumo di una rosa è potente. Qual è una delle cose piu' belle che un uomo possiede e può lasciarti?
L'odore, il suo di profumo. Fu però l'altra faccia della medaglia che mi fece avvicinare e acquistare la cassetta : se sei potente come una rosa la tua debolezza sarà pari ad ogni suo petalo, caduto. Nel caderne uno di petalo se ne vengono via tutti gli altri. Nel cadere si perde bellezza. Sempre. Ma ciò che è debole può divenire un giorno sinonimo di bellezza?
Così l'entrata trionfante nel mondo costelliano, piena di problemi mai risolti, avviene in data 1999: nemmeno diciotto anni, giusto in tempo per capire che il rancore, il disgusto e un pò di arroganza nella vita sarebbero giustamente serviti e che mentre cammini bisogna stare attenti a non cadere.
Dicono di lui (in realtà un sito internet di un tal signore che si spaccia per un tal di non so che cosa) che sia arrogante, presuntuoso, che la sua musica è uno scarabocchio, che ha troppa fretta di raccontare le cose e che la sua ironia è seccante. Definizione alquanto azzeccata, ma giusto perchè questo tale forse forse o non ha mai acquistato un album di Costello o entrando in libreria ha acquistato qualcosa su Valerio Scanu. Onestamente non "accetto" chi dice "la musica va ascoltata tutta". E', per quanto mi riguarda, un insulto profondo all'arte. Parli di Elvis Costello, pseudonimo di Declan Patrick MacManus: artista, nato a Londra 56 anni fa papà irlandese mamma inglese. Un tipico inglese bastardo, appunto un irlandese (con ammirazione profonda per la popolazione irlandese). Da sempre impegnato politicamente nei testi, perchè sì, il cazzeggio nella musica è gradito, ma i cazzoni in giro sono troppi, per cui riflettere non fa mai male e se poi esiste qualcuno di seccante e presuntuoso che ti spinge a farlo... potremmo anche giocare al Super enalotto, avere i numeri giusti un giorno, e vincere. La discografia completa di Costello verrà posta alla fine di questo elogio per motivi che poi saranno chiari alla vista. Eppure in questo piccolo uomo presuntuoso dagli occhiali per un breve periodo rotondi, ma poi sempre e solo Ray Ban wayfarer 2140, io ragazzina già da Dna arrogante trovai la chiave per trasformare ciò che prima non ero mai riuscita a fare: il passaggio dal sapere odiare al sapore del disgusto. Come lui stesso dichiarò anni dopo: "Non esprimo odio, ma disgusto. Se fossi portato all'odio non potrei mai seguire la via della calma della logica e dell'intelligenza".
Nella sua musica trovai allora, e non ebbi nessuna difficoltà nel farlo, la spiegazione a ogni rallentato movimento quotidiano. Mi spiego: quando davanti incontri il muro della stupidità e non sai cosa fare. Allora il mio odio era profondo, ma tutto ciò che è profondo diventa alla fine oscuro e lacerante. Iniziai così, come lo definì mia mamma, con il "gridazzaro", termine che secondo lei indicava una persona stridula, che dava fastidio. Ecco, questo volevo. Costello dava fastidio, per cui due erano le possibilità: o mi soffermavo ad ascoltare il fastidioso rumore e capire da dove proveniva oppure mi tappavo le orecchie. Scelsi la prima e non ebbi mai nessun pentimento. Non ebbi mai motivo per divinizzare l'uomo (chi lo conosce?) ma ho sempre portato in alto i testi e la sua musica. Dare importanza alla musica e alle parole è per me quello che disse Verlaine a Rimbaud: "Io so sempre cosa dire ma tu sai come dirle". Così il concetto della musica , almeno quella di Costello; avevo in mente le cose ma non sapevo come dirle. L'odio si trasformò e anche il mio viso esteticamente iniziò a mutare. Dalla fronte corrucciata e i pugni chiusi, passai al sollevamento del sopracciglio destro che mi rimane anche oggi e fu un movimento automatico associato a un sorriso strafottente nella sua amarezza che ben presto identificai con una sola parola: disgusto.
Da Mighty like a Rose ovviamente andai indietro nel tempo nell'acquistare tutti gli album. Pensate che E.C. iniziò nel 1977!
Nessuna fatica nell'ascoltare brano su brano, leggere testi e tradurre. La passione muore da vecchia ma rinasce sempre nei ricordi di gioventù. Con l'album Spike mi avvicinai alla politica irlandese, con un leggero disgusto per Margaret Thatcher a cui E.C.dedicò "Tramp the dirt down". Trovai disperatamente bello Brutal Youth che andava in quel momento di pari passo con un altro percorso della vita. Ovvero la scoperta dei primi innamoramenti. Quelli che uno allora pensava "ora sono grande, questo è amore, mica come quando avevo 14 anni". Imparai più tardi grazie al brano All the rage, che da bambina amavo disperatamente un pallone che rotolava veloce e che non riuscivo a seguire, che a 14 amavo disperatamente un ragazzino che non mi filava, ai 25 amavo disperatamente, ora ai 29 ogni volta che mi innamoro penso: non mi dispero. Costello nel 1978 amava in maniera disperata una modella Bebe Buell, inseguita ovunque: il loro rapporto si frantumò sulla scia pesante della gelosia di lui. Poi come dice una biografia, "disperato e depresso piu' che mai si gettò nel lavoro". Sposò Cait O'Riordan che amava disperatamente in alcune canzoni ma che nella realtà poi lasciò per un evidente logorio che il tempo diede al loro rapporto e perchè finalmente incontrava, durante il lavoro, l'amore di questi anni. L'affascinante Diana Kroll con la quale ancora vive, ovvio: si è sposato e ha due gemelli.
Di questa marea di parole fra me e E.C. la costante è disperazione. Capii grazie ai suoi testi che non era disperazione la mia e capii anche una cosa fondamentale: innamorarsi non vuol dire poi essere capaci di amare. Per cui questo seccante e presuntuoso omino che intellettuale non è mai stato, disgustato intellettualmente sempre, è il gesto che fai con le mani agli occhi per sgranarli. E nei rapporti a due poi nella canzone New lace sleeves capii che quando ogni cosa finisce ..."Lei non era un angelo, ma lui non era un santo". Poche righe ancora per spiegare o dare un senso alla perfetta canzone I want you dove la chitarra segue il tempo ossessivo delle parole e del desiderio. Se con Tom Waits ti guardi indietro perchè ti manca qualcosa ed hai paura del futuro, se con Bob Dylan ti viene da pensare a una generazione senza futuro e la resa è l'unico modo per rinascere, la musica di Costello è l'andata e il ritorno. Non è piu' passato, non è piu' futuro: è presente. Tempo che in molti si sono dimenticati di vivere!
Anno 2010, 10 Settembre: "Il non senso prevale, la modestia scompare, la grazia e la virtù si trasformano in stupidità. E noi che cosa dobbiamo farne di tutta questa bellezza sensa senso"?(all this useless beauty)
Discografia divisa in capitoli, perchè un cantante mette in piedi un album, un'Artista dà vita a delle opere.

CAP I My Aim Is True (1977) (Elvis Costello)

CAP II This Year's Model (1978) (Elvis Costello, a volte presente come Elvis Costello and the Attractions)

CAP III Live at the El Mocambo (1978 edizione limitata, riedita nel 1993) (Elvis Costello and the Attractions)

CAP IV Armed Forces (1979) (Elvis Costello and the Attractions)

CAP V Get Happy!! (1980) (Elvis Costello and the Attractions)

CAP VI Trust (1981) (Elvis Costello and the Attractions)

CAP VII Almost Blue (1981) (Elvis Costello and the Attractions)

CAP VIII Imperial Bedroom (1982) (Elvis Costello and the Attractions)

CAP IX Punch the Clock (1983) (Elvis Costello and the Attractions)

CAP X Goodbye Cruel World (1984) (Elvis Costello and the Attractions)

CAP XI King of America (1986) (The Costello Show and the Confederates and the Attractions)

CAP XII Blood and Chocolate (1986) (Elvis Costello and the Attractions)

CAP X III Spike (1989) (Elvis Costello)

CAP XIIII Mighty Like a Rose (1991) (Elvis Costello) G.B.H. (1991) (Elvis Costello with Richard Harvey)

CAP XIV The Juliet Letters (1993) (Elvis Costello with the Brodsky QuarteT
 
CAP XV Brutal Youth (1994) (Elvis Costello)

CAP XVI Kojak Variety (1995) (Elvis Costello)

CAP XVII Deep Dead Blue (1995) (Elvis Costello with Bill Frisell)

CAP XVIII Jake's Progress (1995) (Elvis Costello with Richard Harvey)

CAP XIX All This Useless Beauty (1996) (Elvis Costello and the Attractions)

CAP XX Costello & Nieve (1996) (Elvis Costello with Steve Nieve)

CAP XXI Terror & Magnificence (1997) (Elvis Costello with John Harle)

CAP XXII The Sweetest Punch (1998) (Elvis Costello with Burt Bacharach and Bill Frisell)

CAP XXIII For the Stars (2001) (Elvis Costello with Anne-Sofie von Otter)

CAP XVIIII When I Was Cruel (2002) (Elvis Costello and the Imposters)

CAP XXVI Cruel Smile (2002) (Elvis Costello and the Imposters)

CAP XXVII North (2003) (Elvis Costello)

CAP XXVIII The Delivery Man (2004) (Elvis Costello and the Imposters)

CAP XXIX Il Sogno (2004) (Elvis Costello)

CAP XXX Piano Jazz (2005) (Elvis Costello with Marian McPartland)

CAP XXXI My Flame Burns Blue (2006) (Elvis Costello)

CAP XXXII The River in Reverse (2006) (Elvis Costello with Allen Toussaint)

CAP XXXIII Momofuku (2008)

CAP XXXIV Secret Profane & sugarcane (2009)

Uscira il 25 di ottobre il nuova opera " National Ransom"

Graziella Balestrieri

2 commenti:

ohan ha detto...

Spettacolare. Complimenti vivi ed estesissimi

Massimo Menchi ha detto...

Beh, da quando nel 1981, con "Get Happy" (avevo 17 anni), ho cominciato ad ascoltare e a "sentire" Elvis Costello per non smettere mai più raramente ho letto un elogio così forte e sentito e vero.
Massimo Menchi.