martedì 14 settembre 2010

Teledurruti - Fulvio Abbate in visita al "Secolo d'Italia"

2 commenti:

giovanni fonghini ha detto...

E pensare che quando ero ragazzo io portare il Secolo d'Italia sotto il braccio, a scuola lo facevo spesso, ti attirava insulti e qualche brutta litigata. Non lo sto dicendo in tono negativo, tutt'altro.Da quando navigo e frequento la blogosfera ed in particolare questo blog dell' amico Roberto Alfatti Appetiti ho scoperto in molti post un Secolo d'Italia nuovo, che offre spessissimo spunti culturali suggestivi ed "eretici", diversamente trascurati o dimenticati da altri, che si ostinano a fare un'informazione a senso unico. E' veramente spassosa l'intervista di Flavio Abbate agli amici del caro Secolo della mia gioventù. Una sola citazione voglio ricordare, quella di Flavia Perina quando gli dice: "tra ribelli e anticonformisti ci si intende". Sono parole che approvo in pieno, per me quasi una stella polare che mi indica la rotta da seguire nell'attuale quadro politico. Mi sono sempre battuto e mi batto ancora per non lasciare l'esclusiva dell'anticonformismo intelligente e non di maniera, per essere trendy come si dice oggi, a coloro i quali militano o votano a sinistra e nel centro-sinistra.

Roberto Alfatti Appetiti ha detto...

Grazie dei tuoi commenti, Giovanni, mai scontati e sempre appassionati. Il Secolo d'Italia... quand'ero ragazzino (e per ragazzino intendo tredicenne) non lo leggevo ma lo portavo con fierezza nella tasca posteriore dei pantaloni perchè non passasse inosservato. Cosa che non accadeva mai, in effetti. Ero orgoglioso allora e lo sono ora e non ringrazierò mai abbastanza Luciano Lanna per avermi dato l'opportunità di collaborarvi negli ultimi cinque anni in piena libertà.