Tutto è iniziato il 14 febbraio del 2006 con una telefonata di Luciano Lanna.
"Me la fai una pagina su Luciano Bianciardi per domani? La rubrica si chiama Sei un mito"
Ho risposto sì, senza pensarci più di tanto.
Perchè conoscevo e apprezzavo Luciano Lanna, con il quale avevo già collaborato quand'era caporedattore a Ideazione.
E perchè il Secolo d'Italia è stato il mio primo giornale quando, poco più che bambino, ne ostentavo provocatoriamente la testata quale fiero segno di appartenenza a un mondo che (purtroppo) non c'è più.
Il 16 febbraio 2006 usciva, sull'allora organo di Alleanza Nazionale, il mio primo articolo: Luciano Bianciardi, l'irregolare che amava il cabaret.
Seguito da decine e decine d'altri.
Perchè lo ricordo proprio adesso?
Perchè l'articolo di domani, su Capitan America :-), sarà probabilmente l'ultimo che pubblicherò su questo quotidiano.
In questi cinque anni mi sono divertito un mondo e non c'è molto altro da dire.
C'è solo una cosa che voglio aggiungere ed è un grazie a Luciano per avermi offerto questa opportunità, per avermi fatto scrivere in assoluta libertà e degli argomenti più stravaganti (persino di fumetti!) e per avermi costantemente incoraggiato, consigliato e persino rimproverato (la pigrizia, mia).
Senza chiedere niente, se non un buon uso della lingua italiana.
Sopratutto senza mai chiedermi di compiacere questo o quel politico, di aderire a questa o quella componente di partito.
Né a Fli, quando si è costituito il nuovo partito di Fini.
Grazie di cuore.
Grazie per la pazienza, il tempo, l'amicizia (tua) e gli amici (tuoi, ora anche miei) che mi hai donato.
Roberto
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