martedì 24 maggio 2011

Il campionato è finito: diamo i voti (di Michele De Feudis)

Articolo di Michele De Feudis
Dal Secolo d'Italia del 24 maggio 2011
Domenica si è chiuso il campionato. Il “circus” pallonaro smobilita. Gli armadietti dei calciatori si svuotano e si riempiono le valigie per le vacanze. Sullo sfondo restano personaggi, stelle, emozioni e dolori di un anno di pelota indimenticabile, che proviamo a ripercorrere con il nostro pagellone. 

Americani a Roma voto 7. Chissà da lassù, Alberto Sordi, l'Albertone nazionale quanto avrebbe voluto esserci nei giorni dell'acquisto del club capitolino da parte dell'imprenditore yankee Thomas DiBenedetto. Il futuro giallorosso sarà adesso meno incerto, grazie all'immissione nel capitale sociale di un fiume di dollari.

Bari voto 4. Scompare dalla massima serie la squadra pugliese che aveva nella stagione precedente proposto il calcio più spettacolare, con l'accademia del 4-2-4 di Ventura. La retrocessione fotografa una crisi di risultati, unita a una fase di incertezza per il futuro societario.

Cassano voto 6. Fantantonio ha superato con la piena sufficienza il test del regime “Milanello”. Ma non ha inciso nel finale scudetto del Milan. La prossima stagione si giocherà tutto. Per non rimanere imprigionato nell'iconografia dell'eterna promessa che non decolla per le cassanate.

Del Piero voto 6,5. Sarà il capitano bianconero che inaugurerà il nuovo modernissimo stadio di Torino. Eterna bandiera, è stato una delle poche note liete nel flop bianconero: con otto reti all'attivo si è guadagnato sul campo il prolungamento del contratto (la firma non era affatto scontata nei mesi scorsi).

Eto'o voto 7. Ventuno gol in una stagione finora senza trofei (ma c'è la Coppa Italia). Un esempio di sacrificio, impegno, serietà per i tanti giovani vogliono conoscere il segreto del successo.

Ficcadenti voto 7,5 Per un piccolo club la salvezza vale quanto uno scudetto. Massimo Ficcadenti ha conquistato la permanenza con il Cesena, con una banda di scapigliati – da Giaccherini e Jimenez – che ha portato allegri e buon calcio in tutti gli stadi d'Italia.

Grandolfo voto 8. Esordire in serie Ada titolare, con la maglia della squadra della propria città, nel ruolo di centravanti. Elementi da romanzo della pelota. Francesco Grandolfo, bomber della Primavera del Bari classe 1992, domenica ha gonfiato la rete di Viviano al Dall'Ara per tre volte. L'ultimo talento cresciuto nelle giovanili biancorosse è stato Cassano. Grandolfo vorrebbe emularlo. Dopo un ingresso da sogno nel calcio che conta, perché non dargli una chance?

Hernanes voto 6. Talento scostante ma con numeri da sogno. Le regole del goriziano Edy Reja hanno portato la Lazio ad un passo dal sogno Champions. Ma i raffinati punteros sudamericani dei biancazzurri avrebbero potuto dare di più, soprattutto nella fase cruciale della corsa per il quarto posto. Di sicuro Lotito, a partire dal brasiliano ex San Paolo, ha una bella base su cui costruire il progetto per la prossima stagione.

Ibra voto 7,5. Colleziona scudetti in ogni club come figurine Panini. Mezzo voto in meno per la sua costante irrilevanza nelle competizioni europee.

Legrottaglie voto 8. Dalla panchina della Juve a quella del Milan per cucirsi sulla maglia uno scudetto. 38' minuti in campo (il 2 febbraio contro la Lazio a San Siro) sono stati il suo contributo ai diavoli di Allegri. Al tricolore il difensore barese aggiunge i successi letterari: i suoi libri su vita e religione (è un cristiano evangelico) spopolano in Italia e sono stati tradotti in numerosi paesi esteri.

Milan voto 9. Un allenatore giovane come Allegri ha ben guidato un progetto rinforzato in maniera decisiva nel mercato di gennaio (con gli arrivi di Emanuelson, Cassano e Van Bommel). La corsa tricolore è stata vinta senza rivali. Per la prossima stagione l'asticella dovrà alzarsi: in Champions non potrà partecipare come la solita comparsa...

Napoli voto 7,5. Un capolavoro di Mazzarri suggellato da un popolo sportivo in grado di trasformare tanti buoni giocatori in gladiatori volitivi ed instancabili. Il campionato del Napoli è stato da favole, e la sconfitta interna contro mezza Udinese nel momento cruciale del torneo non oscura i meriti di un allenatore e di un gruppo di atleti che hanno fatto sognare milioni di sportivi in tutto il mondo.

Ora di pranzo voto 3. Far disputare l'anticipo della domenica alle 12,30 è stata una scelta scellerata, deludente da tanti punti di vista. I costumi di un popolo, gastronomici o religiosi che siano, non andrebbero mai piegati alla dittatura del calcio business.

Panchina Addio voto 5. L'ansia da prestazione genera mostri. Delneri, Mazzarri Malesani, De Canio, Montella, Ficcadenti, Delio Rossi: da oggi inizia una girandola di trattative per occupare le panchine dei club della massima serie. Troppi cambi: l'impazienza dei tifosi sommata all'irrequietezza dei presidenti rende ogni progetto tattico legato ad una caducità che depotenzia ogni programmazione.

Quadrare i conti voto 8 Elogi per il modello Lecce: la gestione alla Ferguson di De Canio ha portato utili al club salentino, salvo con il bilancio in ordine. Un esempio di coraggio e competenza da segnalare con il circoletto rosso dello scriba Gianni Clerici.

Rompipallone voto 9. La rubrica di Gene Gnocchi sulla prima pagina de “La Gazzatta dello sport” è un imprescindibile farmaco contro i veleni del teatrino pallonaro. Una folgorante iniezione di saggezza e buon senso quotidiano.

Sampdoria voto 4. Un club retrocesso per scellerate scelte di mercato a gennaio. I doriani, privati del genio di Cassano e dei gol a grappoli firmati da Pazzini, sono mestamente ritornati in B, dopo aver partecipato in estate ai preliminari di Champions. Un duro colpo per la gestione di un presidente galantuomo come Riccardo Garrone.

Tessera del Tifoso voto 5. Le statistiche del ministero dell'Interno confermeranno la riduzione degli incidenti sulle gradinate degli stadi. Ma un calcio senza tifosi ospiti, come spesso è accaduto per le opinabili scelte operate dal Casms, non ha futuro. E l'esperimento inaugurato dai tifosi del Bari a San Siro – con l'accesso al settore ospiti su lista controfirmata dal club – è assolutamente da perfezionare e ripetere.

Udinese voto 9. Il club di Pozzo è un modello calcistico costruito sulla saggezza degli osservatori e sullo spirito di sacrificio di un allenatore finora sempre sottovalutato come Francesco Guidolin. E se la proprietà dovesse confermare Sanchez, anche l'Europa potrebbe innamorarsi del modello friulano.

Vacanze voto 8. Iniziano le ferie dei calciatori e così località turistiche da mille e una notte si popoleranno di campioni dalle scarpe con i tacchetti. Ma alle bellezze dei paesaggi dovranno alternare gli sguardi verso telefonini e iPad per seguire gli sviluppi di mercato... Chissà che fatica sui lettini in riva al mare dei Caraibi...

Zamparini voto 8. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Gene Gnocchi lo ha consacrato con una battuta folgorante. “Delio Rossi è confermato. Fino a domenica prossima”. Il presidente del Palermo è una maschera irrinunciabile del nostro teatrino calcistico. Lunga vita al patron rosanero.

Michele De Feudis

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