Corsivo di Carla Conti
dal Secolo d'Italia di sabato 22 settembre 2007
Della serie: che tocca fare per campare. A Riccardo Scamarcio, mito delle ragazzine col piercing, politicamente schiantato dall'interpretazione del fascistello Step, tocca dimostrare che a lui, figuriamoci, lo ha rovinato Moccia (nella foto a destra). Perchè se avesse potuto scegliere avrebbe fatto roba diversa, politicamente correttissima, tipo i film di Bellocchio, che ne so I pugni in tasca o Il popolo calabrese ha rialzato la testa. L'esigenza coincide con quella dei gestori di Veltrolandia, che hanno apparecchiato a Scamarcio una tribuna per "rifarsi il look". La cronaca, riportata con enfasi ieri dall'Unità, è semplicemente esilarante.
Dunque, l'assessore alla scuola Maria Coscia individua un liceo per presentare il "nuovo Scamarcio", serio e impegnato. Si deve evitare l'effetto teen-ager urlante e si sceglie l'Istituto tecnico industriale Galilei, quartiere Esquilino. Settanta per cento maschi e una sana indifferenza per le virtù estetiche dell'attore. In platea qualcuno gioca con il game boy, qualcun altro legge i quotidiani sportivi o ascolta l'I-pod, i più commentano la vittoria della Roma, "che ce ne frega di questo, se era Totti...". Vabbè, si va avanti. Scamarcio si indigna per la "pessima qualità della Rai", rinnega Step ("ero agli inizi, non avevo scelta", manco avesse interpretato il mostro di Firenze) e si merita i primi applausi da quelli che non giocano al game boy. Si arriva alla fatidica domanda sul messaggio. Risposta in puro stile Veltroniano: "Quale messaggio? Nessuno, sono io che ho bisogno di insegnanti". Qualcuno nel settore Corriere dello Sport si distrae dai dribbling e spara la domanda maschilista: "E la Bellucci, com'è la Bellucci?". Brivido nel settore autorità, ma l'ex-Step se la cava con un "morbida", saluta e scappa via. Conclusione (dell'Unità): sì, questo ragazzo "è un uomo con le spalle larghe", che "vuol piacere per quello per cui ha studiato e si è sacrificato". Conclusione sofferta delle ragazzine presenti (sempre dall'Unità): "Ho scoperto che Scamarcio pensa, e mi piace come pensa"; "è un saggio". Conclusione nostra: e poi dicono che uno si butta con Muccino.
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