Dal Secolo d'Italia di mercoledì 31 ottobre 2007
Dolcetto o scherzetto? I bambini (e non solo) si preparano eccitati a festeggiare per questa sera il giorno di Halloween e anche molti adulti non intendono disdegnare questa festa di origine celtica che, importata dagli Usa, da qualche anno ha attecchito perfettamente anche nel nostro Paese (ed è, in qualche modo, la simpatica vigilia dei due giorni seguenti dedicati ai santi e ai defunti). Molti i party e gli eventi, anche televisivi e on-line, che accompagneranno la tanto attesa notte delle zucche. Ma nel frattempo - come con tanti altri fenomeni popolari - c'è chi tenta di imbastire l'ennesima crociata ideologica contro questa ricorrenza.
Eppure, andando alle origini americane, anche all'inizio questa era solo la "sera dell'innocenza". In una notte speciale, quella appunto del 31 ottobre, i bambini potevano stare svegli anche la notte. E potevano vestirsi da maghi e streghette, andare a bussare alle case dei vicini e cantare loro la filastrocca che, tra "scherzetto o dolcetto", li portava ad avere in dono un biscotto o una caramella. E dal '95 in poi la festa si è diffusa anche in Italia, vuoi per l'influsso del cinema Usa, vuoi per l'influenza della fantasy o del ritorno di massa dell'immaginario simbolico e mito-poietico. Una festa molto vicina al Carnevale, tutto qui. Ma ecco che gli appasantimenti ideologici e le interpretazioni astratte ne guastano lo spirito. Al punto da far scattare la censura e far annunciare contro-manifestazioni.
Sarà che le guerre di religione non ci piacciono, sarà che stiamo sempre e comunque dalla parte del tempo festivo, sarà che il mondo a una dimensione e senza immaginario è ciò che aborriamo più di tutto ma questa ostilità contro Halloween ci sembra proprio fuori luogo. Tanto che la gente se ne frega e intende bearsi in santa pace il lungo ponte festivo ch viene inaugurato proprio dalla notte delle zucche. Non a caso l'Anas ci fa sapere che da stasera al 4 novembre saranno ben 8 milioni i veicoli in circolazione sui 3.408 chilometri della rete autostradale per il Ponte di Ognissanti.
5 commenti:
Non ho trovato l'articolo però mi chiedo cosa c'entra con noi europei di tradizione latina e cristiana una festa celtica e pagana. E perchè ce la devono imporre?
L'articolo c'è! :) Non c'entra granchè, ma è una festa ed è divertente. Ai miei figli piace assai. Imporre? Viviamo nel governo della pubblicità. Non è il peggiore dei mondi.
Un saluto
Sia ben chiaro che siamo in democrazia e quindi è giusto che ognuno faccia ciò che gli piaccia senza danneggiare la libertà degli altri. Resto dell'idea che la società attuale fatta di pubblicità e di effimero vada comunque regolamentata altrimenti ci faremo sempre influenzare.
I Celti sono stati tra i primi popoli a lascirsi sedurre dal cristianesimo, poiché per loro non fu difficile associare il paradiso degli eroi a quello della religione importata.
Comunque a me non dà fastidio Hallowen, non più del Natale o di qualsiasi festa o evento che purtroppo ha il suo lato consumista.
Mi ritengo animista e pagano, per cui sono più disposto ad accogliere che a distinguere in base a nostalgie o convinzioni obsolescenti.
Fare in modo che l'aspetto "consumistico" non prenda il sopravvento sta a noi. Il mondo non si cambia, nei limiti del possibile cerchiamo di non farci cambiare (troppo).
:))
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