mercoledì 3 ottobre 2007

Con Sarko finisce l'Islam degli scantinati (di Maurizio Bruni)

Corsivo di Maurizio Bruni
Dal Secolo d'Italia di martedì 2 ottobre 2007

Il vero volto del sarkozismo non è mai quello che detrattori e falsi seguaci hanno cercato di accreditare all'indomani della sua storica ascesa all'Eliseo. Si pensi all'Islam, ad esempio. Non era mai accaduto sinora che un presidente francese di fosse recato in visita alla moschea durante il mese sacro del Ramadan. Ma c'è sempre una prima volta e ieri con Sarko si è verificata questa rupture. «E' un grande onore per i musulmani di Francia», ha subito commentato il rettore della grande moschea di Parigi, Dalil Boubaker, per il quale la visita di Sarkozy esprime la sua volontà di dare il giusto valore al ruolo della religione islamica. Ma, aggiungiamo noi, tutto questo era nell'ordine naturale della politica sarkoziana, non c'è davvero niente di cui stupirsi.
Sono anni che Nikolas Sarkozy ribadisce che la religione - tutte le religioni - è, a suo avviso, un capitolo fondamentale dell'integrazione sociale e un elemento fondamentale per dare senso alla vita, soprattutto nella post-modenità. E non a caso, già da ministro dell'Interno, aveva introdotto forme di finanziamento per la costruzione di moschee e la formazione in Francia dei rappresentanti del culto islamico. «Occorre - aveva più volte spiegato - far emergere un Islam francese prima che un Islam in Francia».
Ieri il rettore Boubaker ha ricordato il sostegno esplicito del suo governo per le iniziative dei musulmani relative alla gestione delle moschee, alla preparazione degli imam e delle guide religiose e a tutto ciò che concerne la religione islamica in Francia. La visita di Sarkozy di ieri segue comunque quella del 18 settembre scorso, con la quale il primo ministro Francois Fillon (nella vignetta con Sarkozy alle spalle) ha annunciato ai musulmani di Francia «la fine dell'Islam degli scantinati». In quell'occasione, Fillon ha promesso che lo Stato avrebbe aiutato i musulmani per il pellegrinaggio in coordinamento con le autorità saudite e creato cimiteri appositi per i fedeli del Corano. E anche questo, è il caso di dirlo, è sarkozismo.

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