Dal sito di Action Now
E anche Diabolik cede al politically correct. Il Re del Terrore, l’antieroe in calzamaglia (scomodissima) nera, il personaggio che negli anni Sessanta è stato accusato di incitamento a delinquere, quel criminale che con il pugnale e gli aghi avvelenati generalmente uccide da par suo agenti di polizia, ricchi debosciati e malavitosi vari, dopo quarant’anni di omicidi, si fa buonista.
Il cattivo par exellence, partorito nel 1962 dalle menti di Angela e Luciana Giussani, l’uomo dagli occhi di ghiaccio che terrorizzano Clerville, rinuncia ai colpi che l’hanno reso famoso per intraprendere la strada delle cause sociali (nella vignetta, l'esempio di un uso improprio) . Tu quoque! Nel numero del gennaio scorso intitolato Il segreto della Rocca il delinquente più ricercato al mondo, invece di rubare tesori e diamanti, si lancia in una storia che sembra pensata più per Candy Candy che per un freddo assassino: Diabolik colpisce un gruppo di potere che mostra tutto il suo oscurantismo ostacolando unioni di fatto, aborto, procreazione assistita e omosessualità.
È proprio questo ultimo tema che viene affrontato con grande attenzione dal nuovo direttore della casa editrice Astorina che pubblica il fumetto, Mario Gomboli. Insomma, defunte le due sorelle degne del film “Arsenico e vecchi merletti”, Diabolik si occupa sempre più di casi umani e di grandi temi sociali, mettendo da parte le sue manie omicide e il suo livore verso una società ricca, decadente e senza alcun codice etico. Recentemente impegnato in diverse campagne sociali, come quella contro l’eccessiva velocità al volante e quella contro l’abbandono degli animali l’ex Diabolik privo di scrupoli (tanto che in un episodio non esita a far esplodere una nave per essere sicuro di colpire un passeggero in particolare), evolve in una direzione politicamente corretta e ammorbidita che lo rende decisamente alla moda. Cosa direbbe l’ormai famoso Olindo di Erba che preparava i suoi piani leggendo pile di Diabolik e che per commettere il suo efferato assassinio si ispirava al suo eroe preferito? E che dire del polverone che stampa, sociologi e benpensanti vari scatenarono nella primavera del 1965 quando accusarono Diabolik di istigare i giovani al crimine, ai comportamenti immorali e deviati?
Articoli sui giornali, interviste, interpellanze, sequestri della magistratura. Insomma Diabolik contro Ginko, anche nella realtà. Insomma non ci sono più i delinquenti di una volta! Ma forse il nostro Diabolik, conscio del giro di vite che il Governo ha deciso a causa del dilagare della violenza, per la prima volta in tanti anni di crimine si è spaventato.
Daspo preventivo, arresto in flagranza di reato entro le 48 ore, aumento delle aggravanti per resistenza e giudizio per direttissima riservati ai teppisti da stadio hanno fatto capire anche al Re del Terrore che stavolta si cambia. E aspettiamoci di tutto, ormai.
E allora sarebbe bello saperlo convertito alla Fede e magari vederlo espiare, dopo aver preso i voti in un bel convento di Cappuccini, tutti i crimini commessi in quarant’anni.
In galera proprio non ce lo vediamo.
Daspo preventivo, arresto in flagranza di reato entro le 48 ore, aumento delle aggravanti per resistenza e giudizio per direttissima riservati ai teppisti da stadio hanno fatto capire anche al Re del Terrore che stavolta si cambia. E aspettiamoci di tutto, ormai.
E allora sarebbe bello saperlo convertito alla Fede e magari vederlo espiare, dopo aver preso i voti in un bel convento di Cappuccini, tutti i crimini commessi in quarant’anni.
In galera proprio non ce lo vediamo.
Fabrizio Ghilardi (1967) si occupa della progettazione di reti di cooperazione culturale transnazionale sostenute dal Fondo Sociale Europeo. Come ideatore del Laboratorio di Utopie di Action Now - Play old style! European No profit Association for the Social Function of Sport, cura la collaborazione con l’Associazione degli ex Calciatori Granata e la programmazione del progetto europeo “Fair Play in Action”, in cui sono coinvolti testimonial di riferimento dello Sport europeo degli anni Sessanta e Settanta, quali modelli di esemplarità sportiva per i giovani, a promozione della funzione riabilitativa, educativa e sociale dello sport. Accanito giocatore di Subbuteo, grande appassionato di calcio, specialmente di quello in bianco e nero è un collezionista di football memorabilia.
3 commenti:
strano che non abbiamo ancora venduto la scomodissima calzamaglia del nostro eroe a qualche azienda...non reggerei a vedere Diabolik mentre fugge dalla polizia con il baffo della nike sul petto... sarebbe davvero troppo per un vecchio romantico.
complimenti per i temi da voi proposti!
Simone
In compenso è disponibile come "complemento d'arredo" (http://www.thrillermagazine.it/notizie/4101/) e sono sicuro che - cercando, cercando - su internet troveremmo senz'altro altre chicche!
Grazie Simone.
si vede che anche su Diabolik c'è la mano di Veltroni...
Posta un commento