mercoledì 13 febbraio 2008

Presto il nuovo doppio cd della Compagnia dell'Anello (di Ippolito Edmondo Ferrario)


Ballata per Giobatta, eroe del '44
Articolo di Ippolito Edmondo Ferrario
Dal Secolo d'Italia di mercoledì 13 febbraio 2008
Il concerto di Chioggia di domenica scorsa, in occasione del Giorno del Ricordo, è stata la loro ultima performance. E loro, la Compagnia dell’Anello, si confermano la band padovana che in trent’anni di attività rappresentano al meglio i sogni, le speranze e le idee di quasi tre genrazioni di giovani di destra. Quest'ultimo concerto, che ha seguito le commemorazioni per i martiri delle foibe patrocinate dal Comune di Chioggia, ha visto l’alternarsi di musica e di poesie dedicate agli esuli dalmati ed istriani le cui vicende hanno ispirato diverse canzoni della Compagnia. L’attuale formazione è composta rispettivamente da Mario Bortoluzzi voce, melodie e testi, da Marinella Di Nunzio alle tastiere, musiche e arrangiamenti, da Massimo Di Nunzio voce, chitarre, bag pipe, musiche e arrangiamenti, da Alessandro Chiarelli voce, violino e arrangiamenti, da Adolfo Morganti alle percussioni, da Andrea Di Nunzio alle tastiere e al basso, da Marco Priori alla batteria, da Filippo Cianfoni ai flauti e da Alessandro Di Nunzio ingegnere del suono. Dalle primissime apparizioni e dalla partecipazione ai Campi Hobbit è passata molta acqua sotto i ponti e la band, le cui canzoni come “Terra di Thule”, “Sulla strada”, “Dedicato all’Europa” sono entrate nell’immaginario della destra giovanile, oggi è più attiva che mai. E a breve uscirà un nuovo album che segue l’ultmo “Di là dall’acqua” pubblicato nel 2002. Il titolo non è stato ancora reso ufficiale, ma sappiamo che conterrà due cd, il primo con la riedizione di alcune canzoni storiche come "A Piero", "Jan Palach" e altre, mentre il secondo sarà composto interamente da brani inediti, alcuni di impronta decisamente progressive. Proprio uno di questi nuovissimi brani sarà ispirato alla figura della Medaglia d'Argento al V.M. Giobatta Boscutti, un pilota dell’ Aeronautica Nazionale Repubblicana immolatosi, a soli ventidue anni, nei cieli delle campagne padovane nel 1944 per difendere la città capoluogo dai bombardamenti angloamericani che distrussero, fra le altre cose, anche la Chiesa degli Eremitani con gli affreschi del Mantegna. Una storia che a distanza di più di sessant’anni ha riguardato da vicino Mario Bortoluzzi, la voce della Compagnia: “L'anno scorso ho avuto il privilegio di assistere alla riesumazione dei suoi resti e, nel corso di una semplice cerimonia , di rendergli gli onori militari, secondo le consuetudini della RSI, insieme all'intrepido Sindaco della città di Correzzola che ha fortemente voluto, e finanziato, le operazioni di recupero del veivolo e del suo pilota. Quel giorno del '44 si alzarono in volo circa 30 veivoli italiani e altrettanti tedeschi per fronteggiare circa 600 apparecchi alleati. Fu una lotta ìmpari dalla quale però i nostri aviatori non uscirono sconfitti, riuscendo ad abbattere molti aerei nemici”. Sappiamo che Boscutti, dopo aver combattuto eroicamente, fu abbattuto e si immerse con il suo Aermacchi dentro una torbiera alla profondità di 8 metri. Di lui hanno pietosamente recuperato solo ciò che rimaneva: i piedi e frazioni della colonna vertebrale. “Ricordo di aver telefonato ai nipoti per informarli del ritrovamento dei resti dello zio, dopo 60 anni. Non riuscivano a crederci. Ritornato a casa, ho scritto la canzone” racconta Bortoluzzi, convinto che oggi più che mai i giovani abbiano bisogno di esempi, più che di parole o retorica.
E mentre la Compagnia dell’Anello si appresta a far uscire un nuovo lavoro, resta urgente il problema di arrivare ad un pubblico sempre più ampio al quale si sta cercando di porre rimedio anche grazie alle nuove tecnologie: "Ottimo l'uso di un mezzo come Radio Bandiera Nera che con internet riesce a coprire sempre più spazi. Si avverte però l'esigenza di avere a disposizione uno strumento nazionale per diffondere la visione della vita che dovrebbe emergere dai testi delle canzoni. Speriamo che qualcuno finalmente si decida ad usare le enormi risorse a disposizione del finanziamento pubblico per far nascere qualcosa di intelligente. Radio Radicale e Radio Padania esistono già da molti anni” osserva Bortoluzzi. In questa strada tutta in salita uno dei fattori che ancora gioca a sfavore della musica alternativa è la diffidenza, se non l’ignoranza: “C'è sicuramente in giro meno intolleranza verso di noi, anche se, nel delirio più totale, qualcuno si affanna ancora a contestare, a volte, i concerti della Compagnia. Un tempo l'accusa, senza aver mai letto una riga dei nostri testi, era di fascismo oggi passano direttamente a quella di nazismo, continuando a non leggere una riga dei testi. Credo comunque ad un uso strumentale della cosa, a seconda della situazione e dell'ambiente in cui si opera”. Il leader della band conclude: “Il lavoro per questo doppio cd ci assorbirà tutto il tempo libero possibile: per questo motivo ci stiamo organizzando per dedicare una parte delle nostre ferie alla sala di registrazione, che, anche questa volta, sarà affidata alle cure di Alex Di Nunzio. Dopo trent'anni di attività e con le idee che ancora ci frullano nella testa è difficile pensare ad un bilancio, anche se siamo consapevoli di ciò che la Compagnia rappresenta e ha rappresentato per ormai tre generazioni. Diciamo che tra un incisione e l'altra dovrebbe esserci il tempo per un concerto a Madrid, credo il 3 maggio 2008, e per altri, ancora in giro per l'Italia, ma prima di tutto penseremo al nuovo cd. Dopo tutto il nostro è "volontariato musicale": ognuno deve fare i conti con il proprio lavoro e con i ritagli i libertà sempre più stretti che riesce a concedersi”. Prima di congedarci chiediamo a Mario a quale album si sente più affezionato: “Sicuramente Terra di Thule”, confessa.
Ippolito Edmondo Ferrario, classe 1976, vive e sopravvive a Milano, dove si diletta a fare il mercante d'arte. Giornalista e scrittore, ha pubblicato numerosi libri dedicati a Triora, il famoso paese delle streghe, di cui è cittadino onorario, i noir Il pietrificatore di Triora col quale ha dato vita al detective Leonardo Fiorentini, suo alter ego, e Il collezionista di Apricale... e le stelle grondano sangue (rispettivamente Fratelli Frilli Editori, 2006 e 2007).

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