domenica 23 novembre 2008

Twilight, il neo-gotico torna di moda (di Errico Passaro)

Articolo di Errico Passaro
Dal Secolo d'Italia di venerdì 21 novembre 2008
L’orror continua a spopolare in libreria, sul piccolo e grande schermo, in fumetteria e nel Web. Quello che si presentava all’inizio come un effimero ritorno di fiamma commerciale e successivamente come un fenomeno di moda è diventato un vero e proprio caso editoriale, sul quale toccherà ritornare più e più volte. Oggi come oggi l’horror si candida a sostituire un “noir” in affanno al vertice delle preferenze del grande pubblico, dopo essere stato per decenni un solido ma ri cistretto genere di culto.
Il prepotente successo del neo-gotico ha due motivi. In primo luogo, esso è dovuto, come nel caso di altri generi, alla sua contaminazione con altri codici narrativi (il “rosa” e la fantascienza su tutti) e alla rinuncia a taluni eccessi linguistici che lo allontanavano dal gusto delle masse: i puristi storceranno il naso, di fronte a certe storie di paura un tantino annacquate, ma intanto le vendite danno ragione a tutti coloro che hanno rinunciato a certi effetti sanguinolenti per avvicinare una platea più vasta. In secondo luogo, il rinnovato consenso verso un genere che non ha mai avuto buona stampa è riconducibile al moltiplicatore mediatico, cioè a quella campagna che l’industria dello spettacolo avvia ogni volta che punta i suoi investimenti in un determinato settore: il romanzo dell’orrore, così, diventa film, fumetto, videogioco in men che non si dica, autolegittimandosi attraverso i continui rinvii che ogni “medium” fa all’altro.
L’esempio più eclatante viene dal caso Stephanie Meyer, che, con la trilogia vampirica Twilight, New Moon e Eclipse ha gettato le basi del cosiddetto “new gothic” o “gotico sentimentale”. In contemporanea con l’uscita del primo film tratto dai suoi romanzi, la Meyer propone in Italia l’ultimo episodio del suo ciclo, Breaking down (Fazi, pp. 688, euro 19,50), dove continua l’idillio fra Bella, adolescente di provincia, e il bell’Edward, più principe azzurro che Dracula. Più ancora che per i suoi intrinsechi valori letterari, l’opera si segnala per aver saputo scatenare il fanatismo degli appassionati, che si accalcano a “postare” sul Web disegni e racconti alternativi ispirati al mondo dei vampiri ed affollano le anteprime cinematografiche. Ma la Meyer è solo la punta avanzata di un’ondata di nuove proposte, in mezzo alle quali non è facile distinguere il grano dal loglio. Buona razza (di scrittori) non mente. I siluri della critica non toccano Nancy Kilpatrick, che con La rinascita del vampiro (Newton Compton, pp. 285, euro 9,90), seguito de La notte dei vampiri e La guerra dei vampiri, colleziona complimenti e credenziali. La storia narra di un misterioso delitto seguito alla fine della guerra dei Vampiri: quando un vampiro muore vuol dire che l’assassino deve essere un suo simile; ma allora chi è il traditore?
Ancora sui vampiri la Newton Compton ha in catalogo diverse antologie, fra cui ricordiamo La maledizione del vampiro (pp. 448 euro 9,90), con racconti di Stephen King, Anne Rice, Richard Matheson, Roger Zelazny; Il Grande Libro di Dracula (pp. 480 euro 9,90), con racconti di Bram Stoker, Ramsey Campbell, Kim Newman, Graham Masterton, Nancy Kilpatrick; Vampiri! (pp. 480, euro 9,90), con racconti di Clive Barker, Robert Bloch, Ramsey Campbell, M. Rhodes James, Edgard Aalla Poe, Brian Lumley. Sempre in tema, troviamo l’ottimo Ho freddo di Gianfranco Manfredi (Gargoyle Books, pp. 548, euro 16). Qui non ci sono i vampiri della tradizione letteraria, ma quelli storici. Basandosi sulle cronache del tempo, l’autore narra la storia dei fratelli Valcour e Aline de Valmont, che, lasciata la Francia a causa della Rivoluzione, arrivano in America e si trovano ad indagare su inquietanti casi di “consunzione”, che sfociano ben presto in episodi di vero e proprio vampirismo. I due giovani sono sostenuti dal pastore Jan Vos e, dopo alterne vicende, cercheranno di fondare un ospedale specializzato nella cura della “Peste Bianca”.
Non è paccottiglia simil-draculiana neppure Vampirus di Scotte Westerfeld (Fazi, pp. 296, euro 18,50), in cui il vampirismo, sempre calato in un’atmosfera giovanilistica, viene vissuto come una malattia contagiosa: metafora dell’AIDS, anch’esso veicolato attraverso il sangue? Più smagati i succhiasangue di Charlaine Harris, di cui è appena uscito Il club dei morti (Delosbooks, pp. 299, euro 15,90), all’insegna dei due “ismi” di “umorismo” e “erotismo”. Vampiri, ma anche zombi, mummie e licantropi in Zombi takeaway di Davide Gerbero (Alacran, pp. 143, euro 9,80): nei racconti dissacranti del ventunenne di Cussano il vampiro diventa una creatura codarda, costretta al parassitismo per sopravvivere alla perfidia degli esseri umani. Ai vampiri è dedicato, infine, più di un passaggio de La grande scimmia (Luca Sossella, pp. 206, euro 20) di Alberto Abruzzese: saggio di intatta modernità, che indaga sull’immaginario collettivo attraverso i canali dell’illustrazione, del cinema e dei fumetti.
Ma l’horror non è solo vampiri. Sui cannibali è incentrata l’antologia I tre volti della paura (Il Foglio, pp. 298, euro 15), che conta bei racconti di Alda Teodorani, Gianfranco Nerozzi, Gordiano Lupi, Antonio Tentori, e il romanzo Virus di Sarah Longan (Kowalsky, pp. 404, euro 16), che si distingue dalla massa per la cura tutta kinghiana nella costruzione dei personaggi. Al tema della “casa infestata” è dedicato il capolavoro misconosciuto di Richard Matheson (foto a sinistra) La casa infestata (Fanucci, pp. 294 euro 16, 50).
Un capitolo a sé stante è quello delle contaminazioni. Incrocio fra horror e noir è Demonio di Graziano Diana (Einaudi, pp. 177, euro 15), dove il protagonista ricerca l’assassino sovrannaturale della sua famiglia. Fantascienza con innesti horror è, invece, Adamo ed Eva all’inferno di K.M. O’Donnell (Arcana, pp. 170, euro 15), in cui un’invasione aliena ha reso New York una landa spettrale. Ibrido di horror e fantasia eroica è I ribelli delle terre orride di Riccardo Re (Progetto Cultura, pp. 351, euro 15), dove vampiri e spiriti si alternano sulla scena a maghi e streghe. A metà tra fiaba ed horror per adulti sono Gli incubi di Hazel (Newton Compton, pp. 207, euro 12,90), con animali nati da ibridazioni terrificanti. Metà western e metà horror è Il mostro degli Hawkline di Richard Brautigan (ISBN, pp. 206, euro 14), tra strane morti e trasformazioni surreali.
Una menzione a parte per l’immancabile Stephen King, che pubblica in Italia in anteprima mondiale l’antologia di racconti Al crepuscolo (Sperling & Kupfer, pp. 528, euro 20,90), più declinato al bizzarro ed all’onirico che non al macabro. Alla sua fantasia si ricollega la versione a fumetti de La Torre Nera, western-horror che la Marvel (in Italia, la Panini Comics) ha tradotto in due quadrilogie per i testi di Peter David, le matite di Jae Lee e gli inchiostri e i colori di Richard Isanove.
Fin qui la parte del leone l’ha recitata la letteratura; ma non si può tacere dell’approdo dell’horror anche nella televisione, sia pure in forma edulcorata. Un esempio ci viene dal vampiro-investigatore di Moonlight, serie Usa in prima televisiva sul digitale di Steel: Mich lotta per il bene ed ama un’umana, la reporter Beth, per difendere la quale era stato capace di uccidere la sua ex-moglie vampira. Per il fumetto, vale la pena spendere una segnalazione per Silent Hill di Scott Ciencin, Ben Templesmith e Aadi Salman (Magic Press, pp. 132, euro 11), in cui i fantasmi e i demoni sono quelli generati dalla mente del protagonista.
Per non parlare delle iniziative mondane e delle serate a tema dedicate all’horror. In occasione dell’ultimo Halloween, il Qube di Roma si è trasformato in un castello popolato di vampiri con teatrino burlesque ispirato al conte Dracula. Come sopra per altri due locali storici della Capitale, il Piper e la Casina Valadier, rivisti in stile Transilvania, mentre al Goa si è tenuta la «festa dei teschi», al Gilda «Angeli e demoni» e al Black Out “HelloHalloween”. Meno modaiolo l’appuntamento al Profondo Rosso con Dario Argento, a cui il Jailbreak ha dedicato un tributo musicale con concerto dei Daemonia.
Errico Passaro. Ufficiale dell'Aeronautica Militare, dottore in giurisprudenza, è giornalista pubblicista. Ha pubblicato su testate e collane professionali un saggio in volume, oltre 100 racconti e cinque romanzi: "Il delirio", Solfanelli; "Nel solstizio del tempo", Keltia; "Gli anni dell'aquila", Settimo Sigillo; "Le maschere del potere", Nord; "Inferni", Secolo d'Italia. Dal 12 maggio è in libreria il romanzo fantasy (scritto con Gabriele Marconi) "Il Regno Nascosto" (Dario Flaccovio Editore).

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