lunedì 30 marzo 2009

Roma. Casapound ricorda Robert Brasillach e lancia il Turbodinamismo

ROMA, 30 marzo 2009.
IN CENTRO DECINE GIGANTOGRAFIE DI BRASILLACH, CASAPOUND CELEBRA NASCITA 'TURBODINAMISMO CON MANIFESTI 2 METRI PER 2 PER RICORDARE IL GRANDE POETA E LANCIARE UNA NUOVA CORRENTE ARTISTICA
Roma si sveglia tra le braccia del poeta.
Gigantografie di Robert Brasillach, il grande scrittore francese fucilato come collaborazionista del quale domani ricorre il centenario della nascita, sono comparse nella notte nei luoghi della cultura della Capitale: da via del Corso a piazza Farnese, da via del Babuino a piazzale Flaminio, da via Nazionale a Trinita' dei Monti fino a piazza San Calisto a Trastevere.
L'azione e' stata rivendicata da Casapound, che spiega: ''Nella notte tra il 29 ed il 30 marzo, a Roma, e' stato degnamente celebrato il battesimo del Turbodinamismo, neonata corrente artistica legata all'Associazione di promozione sociale Casapound Italia (www.casapound.org), con l'affissione di decine di manifesti 2x2 metri raffiguranti, in un tripudio di colori, uno dei piu' grandi poeti d'Europa, Robert Brasillach. Gli stencils, accompagnati dalla dicitura "Je suis partout", sono stati affissi nottetempo in prossimita' di luoghi di rilievo culturale e artistico''.
''Il poeta francese, autore di opere leggendarie come i 'Poemi di Fresnes' e 'Il Nostro Anteguerra', assassinato il 6 febbraio 1945, viene qui omaggiato come artista irriverente e geniale, mente fine e lungimirante, accorto politico -chiarisce Cpi- Ma anche, e forse soprattutto, per puro caso. Avremmo potuto fregiarci dell'effigie di Nietzsche, Buddha, Evola o De'bord, oltraggiare la barba di Marx, venerare la pelata di Lombroso: non e' escluso che lo si faccia un domani. A chi ci chiedera' perche' tutto questo -perche' il caso, l'irriverenza, il gusto per la boutade come forma d'arte- noi risponderemo 'perche' fa ride'. Nel rivendicare il 'beau geste', annunciamo dunque l'emergere dal Caos primordiale dei Turbodinamisti, beffardi artisti auto-elettisi figli di tutti e di nessuno di cui alleghiamo il 'Manifesto'''.
Il Turbodinamismo
1. Turbodinamismo e' esaltare il gesto gratuito, violento e sconsiderato, con deferenza e riguardo al vestirsi bene.
2. L'arte e' morta da tempo immemore, rivive solo nell'immediatezza dell'azione brava e rischiosa e relega la sua fruizione unicamente al vantarsi poi con gli amici al pub.
3. A chi ci chiede che lavoro fa il menatore rispondiamo seccamente che dispensa virtu' nell'apnea decennale del teppismo di facciata.
4. Confinare l'arte in luoghi ed eventi ne santifica la prigionia, noi organizzeremo evasioni spettacolari con quel fare tipico del furfante anni '20.
5. I buoni dell'arte, gli imbroglioni, gli istituzionali, questi lestofanti hanno saccheggiato ogni spirito feroce e ogni Ύβρις, e siamo tornati per riprenderci tutto.
6. Contro l'ansia da air-bag delle vostre mura imbottite -prosegue-, noi esaltiamo le suture e l'ortopedia, il pronto soccorso e maxillo-facciale, poiche' urgono fratture per flirtare con le infermiere.
7. Siamo stufi di sentir cantare le vittime e i reietti, di veder glorificate profezie desertiche: rivendichiamo quel certo stile necessario ad appiccare un incendio.
8. Agli anestetizzati del buonismo annunciamo che faremo sistematicamente a pezzi tutto quanto solo per il gusto di farlo. Siamo ben consci che rispondere puntualmente "perche' fa ride" a chi ci domanda il motivo di tanta intolleranza non fa che ingrassare il nostro alone di turpitudine, pero' fa ride.
9. La nostra tendenza all'assoluto e' puntualmente stemperata dal gusto dell'irruzione, nella stasi imperante dettiamo la legge del mercurio. Ma il fatto di odiare praticamente tutti non ci rende certo incapaci di corteggiare una donna omaggiandola di rose rosse.
10. Il Turbodinamismo celebra la vita, col paradosso della distruzione, celebra la carne e l'accettazione titanica, mascherando nel sorriso la pulsione tragica e la metafisica della guerra. Sorseggeremo del buon whiskey mentre tutto brucia, abbiamo stabilito che il futuro ci appartiene.

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