martedì 31 maggio 2011

L'Avezzano rugby torna in serie A!

Dal Secolo d'Italia del 31 maggio 2011
Nec sine Marsis nec contra Marsos triumphari posse. In battaglia – recita la frase di Appiano – non si trionfa senza o contro i marsi. Fama che l’antica popolazione si conquistò durante le guerre sociali del I secolo a.c., infliggendo non poche sconfitte al ben più attrezzato esercito della Repubblica Romana. E che, quando ne ha l’occasione, difende con orgoglio. Marsicano è Pasquale Presutti – il coach che, dopo un quarto di secolo, ha issato il Petrarca Padova sul tetto del rugby italiano – e marsicani sono i ragazzi in giallonero che nei play-off di domenica hanno riportato l’Auto Sonia Avezzano rugby in serie A a quattro anni dall’ultima volta.
A centrare l’obiettivo promozione anche Milano, Romagna e Paese. Poco più di una formalità, per le corazzate milanesi ed emiliane. Sudore e sangue, invece, per l’Avezzano, società che si ostina caparbiamente a reclutare, ovvero allevare, giocatori del territorio.
Sconfitti 9 a 3 nella partita d’andata in Sardegna dal Capoterra – squadra ambiziosa, non a caso ricca di professionisti stranieri – i marsicani, passati quasi subito in svantaggio, hanno vinto 33 a 26 davanti al numeroso pubblico di casa. Perché qui il rugby rappresenta un vero e proprio fenomeno sociale, radicato nelle scuole e cresciuto rigogliosamente negli ultimi anni sino a fare di questo club il secondo in Abruzzo, dietro solo a L’Aquila. Un rapporto, quello con i “fratelli maggiori”, senza sterili rivalità, com’è nello stile di questo sport. La polisportiva avezzanese, del resto, nacque nel ’77 grazie all’incoraggiamento di Paolo Mariani, ex capitano della nazionale e dell’Aquila rugby. Un sostegno mai venuto meno. Tantomeno domenica, con una folta rappresentanza sugli spalti del Gran Sasso, la squadra di Villa Sant’Angelo, il centro aquilano più piccolo del girone. Avversari durante tutto l’anno, nel momento decisivo si sono dimostrati i loro primi tifosi.
Gesti importanti, come quello dell’ex nazionale Massimo Mascioletti, mitica tre quarti d’ala neroverde, che – pochi minuti prima che iniziasse la gara – ha consegnato le maglie ai marsicani. «Mancavo dagli spogliatoi da quasi due anni – ha dichiarato Mascioletti, che ha chiuso la carriera da allenatore dell’Aquila nel 2009 per un problema di salute – e sono commosso e onorato per lo splendido regalo che mi hanno fatto».
Via al terzo tempo, infine, con il mister Alberto Santucci e la presidente Sonia Sorgi, che ha dato nome e quattrini al team, portati in trionfo dal pubblico.
Roberto Alfatti Appetiti

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