venerdì 10 ottobre 2008

"Morire è un attimo" di Giorgio Ballario (la recensione del Corriere della Sera)

Articolo di Cristina Marrone
Dal Corriere della Sera del 9 ottobre 2008
GIALLI: GIORGIO BALLARIO
Due omicidi a Massaua: i sospetti cadono sul Negus
Due misteriosi omicidi scuotono Massaua. Siamo nel 1935, le tensioni internazionali crescono e l'Italia di Mussolini si prepara alla guerra contro l' Abissinia. Un noto imprenditore e un impiegato di banca vengono trovati entrambi decapitati a pochi giorni di distanza. I sospetti si concentrano sugli agenti del Negus etiopico Hailé Selassié, coinvolti qualche settimana prima in sanguinosi scontri alla frontiera. A indagare è il maggiore dei carabinieri Aldo Morosini, che non si fa convincere da facili soluzioni e batte piste alternative. Il maggiore e i suoi fedeli collaboratori, il sottufficiale Barbagallo e lo scium-basci indigeno Tesfaghì, accompagnano il lettore in un avvincente viaggio noir in cui i protagonisti rincorrono gli indizi per tutta le regione: dalla Dancalia, affollata di temibili predoni, si spingono nell' infuocata Assab, fino a sorvolare l' Etiopia con
un aereo militare.
Morire è un attimo, primo romanzo del giornalista torinese Giorgio Ballario (nella foto), non è solo un thriller avventuroso, è un tuffo indietro in un' epoca che i romanzieri italiani non hanno mai frequentato molto volentieri, a differenza dei loro colleghi francesi o britannici. L' autore ricostruisce con sorprendente meticolosità l'Eritrea italiana, ne descrive con passione la geografia dei luoghi, ripercorrendo la vivacità delle strade, che si chiamavano «via Palermo» e «corso Venezia». Tanto che sembra di viverci in quella Massaua. «Eppure - spiega Ballario - mi sono affidato alle guide del Touring Club del 1938...».

3 commenti:

Giorgio Ballario ha detto...

Più veloce della luce! Grazie come al solito per la collaborazione.

Simone Migliorato ha detto...

Complimenti Giorgio!

Mario Giuseppe Lattanzio ha detto...

Complimenti. Proposte letterarie sempre più interessanti!
Perchè Dio non mi ha donato 5 paia di occhi?